di Martino Grasso
All’ultimo saluto al cavaliere Filippo Speciale, ha preso parte una enorme fetta di bagheresi.
Il feretro è stato prima condotto davanti al comune in corso Umberto e poi nella chiesa Madre, dove si sono celebrati i funerali. Sulla bara è stata disposta una bandiera della Democrazia Cristiana, il partito di cui Filippo Speciale ha sempre fatto parte. Alle esequie, celebrate da padre Giovanni La Mendola, hanno preso parte anche numerosi politici del passato e del presente. Fra questi l’ex ministro all’agricoltura Saverio Romano, e ancora, il sindaco Vincenzo Lo Meo, l’ex sindaco Biagio Sciortino, i componenti dell’Udc regionale Antonio Dina e Totò Cordaro, il consigliere provinciale Bartolo Di Salvo, il presidente del consiglio comunale Caterina Vigilia, molti assessori e consiglieri comunali attuali e tantissimi ex politici colleghi di Filippo Speciale. Nell’omelia Padre La Mendola ha sottolineato che “il cavaliere Speciale considerava la politica come una missione e un servizio. Era un uomo dalle enormi capacità politiche e sapeva mediare”.
Il sindaco Vincenzo Lo Meo, alla fine della celebrazione, ha ricordato lo spessore del politico e dell’uomo: “aveva la capacità di sapere ascoltare gli altri. E’ stato per tutti noi un insegnamento. Mai nessuno a Bagheria ha caratterizzato la vita politica, come ha fatto lui, per 64 anni”.
L’ex sindaco Biagio Sciortino ha detto che “Speciale è l’Andreotti di Bagheria. A distanza di un anno, dalla morte di Zangara, Bagheria perde un altro grande uomo politico. Speciale lavorava al servizio della gente”.
Il consigliere provinciale Bartolo Di Salvo ha ricordato le doti umane di Speciale “sapeva sdrammatizzare. Aveva una carica umana notevole”.
Abbiamo sentito alcuni politici che lo hanno conosciuto.
Per l’ex ministro Saverio Romano “Filippo Speciale aveva cucito addosso lo scudo crociato della Dc. Era un uomo sempre propenso al dialogo”.
Per l”ex sindaco Giuseppe Lo Bue: “era un esempio per noi giovani di quell’epoca. Maestro di politica. Sapeva amministrare la cosa pubblica”.
Per l’ex assessore Nino Tomasello: “Speciale era una persona buona, politicamente un maestro.”
Per Nino Di Bernardo: “aveva molto rispetto per l’avversario politico. E quando aveva torto, sapeva riconoscerlo”.