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venerdì 22 Novembre 2024

venerdì 22 Novembre 2024

I cunti di Sicilia. “L’acqua” nei modi di dire della tradizione popolare siciliana. di Anna Citta

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4 minuti

Steinnata la parola chiave è “acqua”.
Nei proverbi siciliani la parola acqua la ritroviamo in tanti modi di dire, statemi a sentire “Acqua, cunsigghiu e sali a cu unn’addumanna ‘un ci ni dari”. Chi veni a diri stu dettu?

U ntisi ieri pomeriggio mentri mi truvava a parrari cu na cristiana. E riscurriennu riscurriennu pronunciò queste parole. Ecco un pruverbiu molto saggio che racchiude anch’esso un significato molto interessante. Sono frasi semplici ma racchiudono significati che possono anche essere presi come buoni consigli. A stu puntu li facciamo nostri e li utilizziamo nel momento giusto, sia come battuta sia come risposta a un qualcosa che ci ha coinvolti in una discussione.
Ovviamente ci portano anche a riflettere bene sui fatti che accadono ogni giorno. La traduzione semplice di questo proverbio è “acqua, consigli e sale, non dare a chi non te ne chiede”. Si tratta di un invito a riflettere prima di intervenire in una questione, soprattutto quando nuddu o nessuno ti ha chiesto il parere personale, e anche se l’avesse fatto, è sempre meglio farsi gli affari propri. Quanti vuoti, in quanti posti, ci è capitato di immiscarci in certe situazioni e dopo essere intervenuti, ci siamo detti: “ma cu mu fici fari”? Ed è pruopriu chistu quello che il proverbio vuole avvisarci, che spesso è meglio pensarci su prima di intrometterci in un discorso o in una determinata situazione.
Altro proverbio dove ritroviamo la parola “acqua” è “L’acqua mi vagna e ‘u vento m’asciuca”. Si tratta di una frase molto usata nella parlata giornaliera. Forse è il detto più conosciuto fra i ragazzi. Certo pronunciato in siciliano ha un suono più interessante. Spesso gli eventi negativi condizionano la nostra vita, alle volte prendono il sopravvento, a quel punto desideriamo di farci scivolare addosso le critiche della gente, cerchiamo di superare quei momenti senza permettere agli eventi di sopraffarci. Certu non è facile, specialmente quando siamo dei tipi appricusi. Stu pruverbiu è adatto a queste situazioni che tradotto significa: “l’acqua mi bagna e il vento mi asciuga”. Ci sono altre varianti attipo: “Unni mi chiovi, mi sciddica” oppure “Unni mi vagna, mi sciddica“. Il significato è sempre identico, così come la traduzione. Questo proverbio enfatizza il tipico atteggiamento di chi riesce a rimanere impassibile di fronte agli eventi, senza alcuna reazione. Sarà la natura a fare il suo corso e a riportare le cose in ordine. Difficile dire si chistu è giustu, quello che sappiamo con certezza è che ancora una volta la saggezza popolare ha messo in evidenza uno stato d’animo. Pi steinnata finiu e chiddu chi voli Diu!

Buone feste

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