Nei proverbi siciliani c’è tanta saggizza.
Oggi forse ci sembrano un po’ troppo antichi, e invece dovremmo proprio tenerli come doni preziosi della nostra grande cultura. Ci fu un tièmpu in cui si faceva grande affidamento su queste semplici parole.
Il loro pregio è l’immediatezza: non servono troppi giri di parole per illustrare un concetto semplice, arrivano subito alle genti. I siciliani avièmu pi viziu di rispondere ad ogni provocazione o commento con una battuta di spirito. Insomma avièmu sempri u babbiu quando dialoghiamo fra di noi, specialmente quando si incontrano gli amici al bar, in piazza, o scaru. Una battuta di spirito abbastanza simpatica è “cchiù scuru i mezzanuòtti un po’ fari”.
Già anticamente Cicerone in una delle sue orazioni la citava in lingua latina. Quindi stamu parrannu di parecchi secoli fa! Un detto molto antico tramandato da padre in figlio. Alle volte nel pronunciare questi detti non capiamo il vero significato, ma sappiamo sempre dove inserirli nelle discussioni, alle volte li pronunciamo tanto per dire qualcosa. Ma cosa vuole dire il detto? Come sempre il siciliano non si arrende mai e cerca di non perdere la speranza. Letteralmente significa “più buio di mezzanotte non può fare” e può essere definito un detto antipanico perché induce alla speranza che le cose avranno un risvolto positivo. Un modo di dire che tende a ricordare che il peggio, ad un certo punto, ha una fine e che, nel momento più inaspettato, arriverà il momento della risalita. Non può esserci sempre cattivo tempo, esiste un punto in cui tutto troverà la sua svolta positiva. Un altro detto dove troviamo la parola ‘scurari’ (dal latino obscūrus cioè privo di luce) è un proverbio antico: “agghiorna e scura e su vintiquattruri”. Un modo di dire semplice ma anch’esso molto efficace. Questi proverbi sono in grado di fornire consigli per la vita di tutti i giorni. Ci ricordano i detti messi in bocca ai nostri nonni, ai nostri genitori, ai nostri affetti più cari. Pi chistu ci emozioniamo tanto quando li sentiamo. Ci ricordano un momento particolare della nostra fanciullezza. Traduciamo il detto: “ il sole sorge e tramonta e sono passate 24 ore”. Il proverbio si riferisce al tempo che passa indipendentemente da quello che può essere il nostro pensiero. Tutti gli eventi della nostra vita sono segnati dal tempo e dal suo fluire, senza fermarsi. La vita continua, forse è questo il significato nascosto dietro al proverbio preso in esame oggi. E pi steinnata finiu, chiddi chi voli Diu! Baciamu li manu!
Anna Citta è una docente di Lingua e Letteratura Inglese. Vive a Porticello, un piccolo borgo marinaro. Ha due grandi passioni: il mare e il dialetto siciliano. Da circa 10 anni Si interessa di tradizioni popolari e di detti tipici del nostro dialetto, usi e costumi, proverbi e altro. Il suo è uno studio senza fine, una grande passione che coltiva nel tempo libero. Pensa che studiare una lingua sia il modo giusto per entrare nella vita della gente, per capire i sentimenti di un popolo e il loro modo d’essere, per sentirne gli odori, i sapori e conoscere il dolore della gente. Per questo ama la Sicilia e la sua sicilianità.
