Ha affidato ai social il suo grido d’aiuto.
Viorica Geraci, 29 anni, residente a Casteldaccia, ex studentessa di Scienze della Natura e dell’Ambiente, è affetta da frequenti bronchiti e ha bisogno d’aiuto.Da recenti analisi cliniche c’è il rischio che possa essere affetta da fibrosi cistica. Viorica non può affrontare da sola le spese mediche necessarie, poiché è disoccupata e non può percepire, attualmente nessuna forma di sostegno economico.
Ad aggravare la situazione, vi è il fatto che vive da sola, essendo orfana di entrambi i genitori e non può contare quindi sull’aiuto di nessuno. Attraverso facebook è stata avviata una raccolta di fondi per darle una mano.
La sua storia è piena di difficoltà. Nata in Moldavia, a Chisinau, ha vissuto fino a 5 anni, in orfanotrofio, subendo anche maltrattamenti.
“Ricordo anche che da mangiare mi davano pane, acqua, uova sode e brodo vegetale -racconta la giovane donna-. Nel gennaio del 1996, a 5 anni e mezzo, arrivai in Italia, perché sono stata adottata da una coppia italiana, dalla quale ho ricevuto tanto amore, affetto e non mi hanno fatto mai mancare nulla. All’età di 15 anni, dovetti affrontare la perdita di mio padre adottivo, morto di cancro (a causa di un microcitoma polmonare).”
Da allora, fu il nonno materno, Biagio La Tona ad aiutare economicamente sia la ragazza che la madre adottiva, Rosaria La Tona. “Mi sono diplomata al liceo socio-psico-pedagogico con il punteggio nel 2009. Nel 2012 ho iniziato la carriera universitaria, iscrivendomi al corso di Laurea in Scienze della Natura e dell’Ambiente. In questo periodo mi prendevo anche cura della mamma e del nonno, sofferente di cuore, polmoni e reni. Nonostante tali difficoltà riuscì a sostenere tre esami universitari, con ottimi voti: biologia cellulare, matematica e fisiologia umana.”
Ma il destino si è accanito ancora una volta con Viorica. Nel 2015 la mamma si ammalò. Nel marzo 2016 venne diagnosticato un adenocarcinoma polmonare avanzato. Dopo due anni morì.
“Io adesso mi ritrovo in grave disagio economico, senza potere contare sull’aiuto della famiglia, nè su un supporto psicologico. Non ho trovato lavoro, neppure come badante. Non posso usufruire del reddito di cittadinanza, in quanto nel 2018 ho usufruito del reddito di invalidità civile di mia madre, denaro che oramai è finito. Attualmente ho pure problemi di salute.
Ad aggravare la situazione vi è una diagnosi sospetta di fibrosi cistica. Nel 2016 una pneumologa mi aveva parlato di sindrome rino-bronchiale, probabilmente su base allergica.”
La giovane donna recentemente ha anche conosciuto le sorelle biologiche e telefonicamente è entrata in contatto con il padre e la madre, che subito dopo morì.
La donna ha chiesto aiuto alla famiglia biologica, senza nessun risultato.
Ha quindi deciso di rendere pubblica la sua storia, attraverso i social network, nella speranza che la collettività possa tenderle una mano.
