E’ stato preso in consegna dall’Asp di Bagheria il cavallo che venerdì scorso ha seminato il panico, lungo il principale corso Umberto.
Secondo una prima ricostruzione il calessino era stato tamponato da un motorino e il cavallo che lo trainava, impaurito, ha iniziato una folle corsa.
Il calessino proveniva da Palermo. Un uomo è rimasto gravemente ferito e si trova ricoverato in ospedale, in codice rosso, altri due sono rimasti leggermente feriti. Lungo il tragitto, l’animale ha coinvolto anche una macchina e un motorino. Anche alcune persone sono riuscite a schivare l’animale, non capendo cose stesse succedendo. Sul posto sono arrivati i vigili urbani di Ficarazzi, carabinieri, un’ambulanza e il personale dell’Asp, che ha portato via animale.
Il sindaco di Ficarazzi, Giovanni Giallombardo, sull’episodio dice: “noi abbiamo subito questa vicenda. Il cavallo proveniva da Palermo. Ci siamo adoperati per dare il supporto necessario. E’ evidente che fatti del genere non dovrebbero accadere.”
Netta la condanna da parte dell’associazione Italian horse protection di Palermo: “i cavalli non devono stare a tirare carrozze in città. Lo diciamo da sempre e l’episodio accaduto a Ficarazzi è l’ennesima dimostrazione del fatto che abbiamo ragione. Ripetiamo ancora una volta: i cavalli, per le loro caratteristiche etologiche, non dovrebbero stare a tirare carrozze in città per il divertimento degli esseri umani, è una forma di sfruttamento anacronistica che non tiene in alcuna considerazione le loro esigenze primarie”.
A parlare è Sonny Richichi, presidente dell’associazione IHP: “i cavalli in natura sono prede: perciò quando si trovano in contesti innaturali o individuano segnali che per loro sono di pericolo, cosa che accade frequentemente se si costringono a stare in città, mettono in atto la loro reazione naturale che è la fuga. E fuggono con tutta la veemenza di animali grossi e potenti. Questo incidente è l’ennesima prova lampante di cosa può accadere quando si sottopongono questi animali al disagio continuo di stare fuori contesto e privati dei loro bisogni naturali: i cavalli hanno bisogno di muoversi in grandi spazi, pascolare e vivere in compagnia dei loro simili. Costringerli a fare altro mette a repentaglio la sicurezza loro e degli esseri umani che li circondano”.