Un uomo di 39 anni è evaso dalla comunità terapeutica di Bagheria e si è presentato in commissariato a Comiso chiedendo di essere portato in carcere a Ragusa, dove è stato rinchiuso in attesa del rito per direttissimo.
L’uomo nell’aprile scorso aveva patteggiato la pena di 3 anni e 20 giorni di reclusione dopo l’arresto operato dalla polizia il 20 ottobre dell’anno scorso dopo avere tentato di rapinare una gioielleria a Comiso.
Il giudice unico del Tribunale di Ragusa, Gaetano Di Martino, ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà per l’evasione ma l’uomo ha detto chiaramente che vuole andare in carcere e non in comunità. A chiedere la convalida è stato il pm Monica Monego. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Santino Garufi. Toccherà al giudice di sorveglianza palermitano, vista anche l’evasione, aggravare eventualmente la misura ma nel frattempo il comisano è ai domiciliari anche se vuole tornare in cella. L’evasione, reato commesso a Bagheria, è di competenza del giudice di Termini Imerese. Il giudice di Ragusa dopo la convalida ha inviato gli atti al collega. Tre mesi fa la pena è stata applicata dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Ignaccolo, dopo l’accordo tra il difensore ed il pubblico ministero Marco Rota.