Anche quest’anno, puntuale, è tornata l’alga tossica. Si è avvertita a Capaci, Terrasini e Aspra e anche nelle acque antistanti Santa Flavia.
La situazione peggiore a Capaci, dove negli ultimi giorni decine di bagnanti si sono recati al pronto soccorso della borgata marinara accusando difficoltà respiratorie. Si tratta di sintomi riconducibili alla presenza dell’ostreopsis ovata nelle acquee, analizzate, come spiegano dall’Arpa – l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale – sin dai primi di giugno. Gli esperti hanno infatti effettuato numerosi campionamenti lungo tutto il litorale palermitano, a partire da Santa Flavia, continuando per Aspra e poi verso ovest, fino a Terrasini.
Sintomi e come difendersi. Il professore Marcello Monti, responsabile di Dermatologia all’Istituto Clinico Humanitas e docente di Dermatologia all’Università di Milano, spiega come difendersi.
Occorre ricordare che l’alga in questione non si vede perché è microscopica e vive al di sopra delle comuni alghe degli scogli. Diviene tossica quando fiorisce, cioè quando il mare è caldo ed il sole è forte.
La fioritura, e quindi la tossicità, purtroppo arriva improvvisa e non è prevedibile più di tanto. Si è messo in relazione più volte la tossicità dell’alga con la presenza in mare di scarichi fognari mal depurati ma anche questo punto non è sicuro.
Ma come ci si intossica? La gente crede di essersi contaminata toccando le alghe delle rocce, un po’ come succede con le meduse, ma non è così. L’alga tossica, che come detto è microscopica, può trovarsi in milioni d’esemplari nell’acqua dove ci bagniamo e gli spruzzi dell’acqua sugli scogli o rocce producono una specie di aerosol contenete le microalghe, noi respiriamo questo aerosol col naso e parte andrà in contatto con la bocca e gli occhi. Le alghe presenti sono così in grado di scaricare le tossine sui tessuti e parte delle tossine verranno assorbite dal sangue.
Ed ecco i sintomi: difficoltà respiratoria, tosse, vertigini, starnuti e secrezione mucosa dal naso, febbre fino a 38 gradi, mal di testa, nausea, vomito, diarrea, irritazione e bruciore agli occhi.
Occorre non spaventarsi: il tutto passa in 24 o 48 ore in modo spontaneo. Cosa fare se colpiti dalla tossina? Se si pensa di essere stati colpiti dall’alga tossica, occorre allontanarsi dalla riva, sciacquare bocca, naso e occhi con acqua dolce e ripetutamente e portarsi all’ombra in luogo ventilato. Poi rientrare a casa, mettersi a letto e mangiare cibi leggeri. Il giorno dopo tutto potrebbe essere passato.
Se i sintomi, che ricordano l’influenza, sono eccessivi occorre rivolgersi alla Guardia Medica. Poiché non vi sono cure specifiche la miglior difesa è quella di attenersi alle ordinanze di non balneazione delle autorità marittime che attualmente stanno monitorando le acque costiere alla ricerca dell’alga tossica.