Lele Mora, il talent scout arrestato il 20 giugno dell’anno scorso per bancarotta, e’ stato scarcerato oggi con un provvedimento del giudice di sorveglianza che ha accolto una richiesta della difesa formulata in base alla cosiddetta legge Simeone che ha regolamentato le misure alternative.
Il giudice della Sorveglianza di Milano Roberta Cossia nello scarcerare Lele Mora, ha accolto un’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali richiesta in via d’urgenza in base alla legge Simeone dai difensori del talent scout, gli avvocati Gianluca Maris e Nicola Avanzi. Il provvedimento preso oggi dal magistrato è di fatto anticipatorio della decisione di affidamento in prova ai servizi sociali, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, e prevede la sospensione della pena e la rimessa in libertà. Inoltre il provvedimento richiede la sussistenza di un grave pregiudizio che il giudice ha individuato in una grave situazione di stress psicofisico in quanto il talent scout, in carcere da oltre un anno, è dimagrito 50 chili ed è depresso. (gds.it)