di Cinzia Savoca
L’intento mio e di tutti i genitori non è quello di “fare guerra”, l’intento è di far capire a chi non vive questo “disagio”, chiamiamolo così, che io e la mia famiglia viviamo Giorgia nella normalità, E’ mia figlia! Partorita come gli altri 2 figli che ho, stessi dolori stesse emozioni. Giorgia mi fa capire che ogni piccolo progresso è una conquista.
Mi fa capire che le cose piccole sono grandi. Ognuno di noi ha delle scalette di valori, ed in questo, per fortuna, siamo tutti diversi.
Io voglio far capire a tutti che vivendo Giorgia nella normalità anche la società la deve vedere e vivere come tale. Andare a scuola per un bambino diversabile è terapia… aggregazione, confronto, amicizia, imitazione, socializzazione…chiedete alle compagnette di Giorgia. Loro l’adorano. Ecco.
Chiudete gli occhi, immaginate per un istante che tutti i vostri figli siano diversabili…
Se tutti lo fossero rientrerebbero tutti in quella che noi, secondo quella scaletta che citavo prima, chiamiamo “normalità”.
Il capire ed accettare da parte di noi cittadini e delle Istituzione e’ segno di civiltà.
Dire che ci sono strumentalizzazioni politiche e’ un’offesa alla mia intelligenza non è la risoluzione di un problema…ciò che è avvenuto ieri a me poco importa…
Oggi? Domani? Cosa mi aspetta? Questa amministrazione tende a giustificare l’ingiustificabile.
Io non dovrei nemmeno scendere in piazza, io vorrei solo avere quei diritti che mi spettano.
Per concludere, la vittoria più grande e’ quella di vedere che la gente che mi circonda e’ disponibile e mi sta aiutando… per voi sarà poco, magari una pacca sulla spalla, ma per e’ tanto…troppo…