“Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione”. Dopo una mattina di polemiche il presidente Rosario Crocetta ha comunicato all’agenzia di stampa Ansa (che la rilancia sui social media) la sua decisione di cambiare strategia rispetto a poche ore prima quando aveva escluso le sue dimissioni. Ancora una volta nessuna nota ufficiale, nulla di scritto. una telefonata ad un giornalista d’agenzia ed una notizia che rimbalza subito sulle tv, sui giornali on line: ovunque!
Non si tratta, in realtà, di dimissioni ma di un farsi da parte nella speranza di far passare la bufera. La decisione è arrivata subito dopo la frase del vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini: “Esprimo a nome di tutto il Pd la nostra vicinanza e la nostra amicizia a Lucia Borsellino. Le parole ma anche i silenzi che emergono dalle intercettazioni e che coinvolgono la sua persona e un martire della Repubblica come Paolo Borsellino sono gravi, inaccettabili e provocano ribrezzo”.
“Al netto dei rilievi giudiziari, la vicenda non può non coinvolgere la responsabilità politica a partire – sottolinea – da quella del presidente della Regione”.
Guerini è stato tranciante “Chiediamo che Crocetta chiarisca, anche se il tutto appare purtroppo abbastanza chiaro”.
Ma Crocetta in realtà non lascia proprio nulla. Si prepara, invece, a contrattaccare “Sto inviando – dice – una richiesta alla Procura di Palermo per avere un incontro con lo scopo di verificare la portata dell’ intercettazione che riguarda Tutino”. (blogsicilia.it)
Incalzato su eventuali dimissioni, non le esclude ma non sembra pensarci al momento speranzoso di trovare un appiglio per tornare in auge: “Non sono legato alla poltrona, ribadisco la mia estraneità a questa vicenda – sottolinea – Ma quanto sta accadendo è più grave di un attentato fisico. Non intendo mettere la Sicilia nella condizione di subire attacchi, non faccio pagare prezzi al popolo siciliano. Ma di questa vicenda
sono solo una vittima”r