Intervenuto al Festival della legalità, in corso a villa Filippina a Palermo, Ignazio De Francisci, fino a qualche giorno fa procuratore aggiunto a Palermo e attuale avvocato generale dello Stato, ha detto che
la mafia che starebbe chiedendo favori in cambio di voti.
La conferma arriva da alcune intercettazioni in corso.
De Francisci ha detto che c’è un’indagine in corso e non è possibile aggiungere altro.
Ha aggiunto: “c’è una tradizione di politica e mafia che vanno a braccetto. Siccome siamo in campagna elettorale è giusto per chi fa il mio mestiere ricordare a tutti che chiedere voti alla mafia è reato. Ogni tanto qualcuno se lo scorda…”.Nel corso del dibattito pubblico ha aggiunto che “due mafiosi parlano tra di loro. Dagli ascolti telefonici sappiamo che ancor più che nel passato Cosa nostra darà i propri voti solo a chi si impegna a ricambiare con concreti favori. Il che costituisce reato. Lo sappiano i nostri amministratori”.
Secondo de Francisci i mafiosi non si fidano più. Vogliono impegni precisi, vogliono che chi chiede voti a loro si impegni a fare qualcosa per loro. Ciò significa andare a braccetto anche dal punto di vista del codice penale con l’organizzazione Cosa nostra”.