E’ un “botta e risposta” senza fine quella scaturita dai fatti accaduti ad Aspra nell’ultimo fine settimana sul lungomare, con lo sgombero forzato da parte delle forze dell’ordine contro i commercianti abusivi e la sospensione di una manifestazione, autorizzata, del cibo di strada.
Dopo un comunicato da parte dei responsabili della manifestazione “Unti, sazi e contenti” , “Vivere” Società Cooperativa Sociale e dell’Associazione Turistico Culturale no profit “Terra del Sole”, la replica del sindaco, arriva un’altra, lunghissima, controreplica, della stesse associazioni, che abbiamo sintetizzato per motivi di spazio.
I responsabili non accettano alcune affermazioni del sindaco, nel comunicato di mercoledì 13 agosto 2014, fonte La Voce di Bagheria, dal titolo “Bagheria. il sindaco Patrizio Cinque: “ad Aspra, non può regnare l’abusivismo e l’anarchia”.
“Il sindaco -si legge nella nota- sostiene che “sarebbe stato appurato che le bancarelle della Sagra non vendevano solo dietro pagamento del ticket ma anche direttamente al consumatore e cibo non proprio di strada come ad esempio gelato confezionato.
Ciò che viene asserito dal sindaco è assolutamente infondato. Nessuno dei professionisti né tanto meno i collaboratori di cui ci avvaliamo, si permetterebbero mai di intascare denaro contanti al posto dei ticket, per il cibo fornito ai richiedenti, e su questo sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.
Le postazioni, fornivano esclusivamente street food e niente altro. Non c’erano gelati né artigianali. Il pozzetto Algida, ci era stato dato in prestito per potere tenere refrigerate bibite e bottigliette di acqua.”
I responsabili delle due associazioni replicano all’affermazione secondo la quale l’amministrazione ha ritenuto opportuno prendere chiedere lo sgombero delle bancarelle della sagra.
“Si sono giustificati gli abusivi per avere creato la bagarre, e i commercianti “che pagano le imposte e che hanno mostrato le loro rimostranze” a fronte del nulla.
A noi non è stato imposto di sospendere la manifestazione ma ci è stato chiesto cortesemente e sommessamente, per una questione di ordine pubblico, dal Comandante della PM.
Per quanto riguarda la richiesta di affittare il suolo pubblico per 10 euro, se questa affermazione si riferisce a noi, era prevista la partecipazione di esposizioni artigianali e di prodotti tipici e che non essendo noi enti di beneficienza, ma onlus una, e no profit l’altra, e non percependo nessun contributo né da enti pubblici né da privati, è nostra prassi interna, richiedere una partecipazione alle spese”.