Il film “Ennio” di Giuseppe Tornatore è bellissimo, come ci ha abituati da tempo il regista bagherese con i suoi lavori.
Racconta la vita di Ennio Morricone, ma non lo fa con il taglio documentaristico, come era lecito aspettarsi.
Tornatore fa amare Morricone come musicista e come uomo.
Impensabile emozionarsi per un documentario o qualcosa del genere, con “Ennio” accade, almeno a me è successo.
E Tornatore si dimostra un grande, lambendo il suo lavoro, citando solo 2 film, anche se fra i due la collaborazione è durata 30 anni.
“Ennio” consegna agli spettatori un Morricone completo e ancora una volta ci ricorda, secondo me, che Tornatore è un grandissimo regista.
Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro dal 1988 al 2009, fra “Nuovo cinema Paradiso” e “La Corrispondenza”, compreso “Baaria” e tanti altri.
Il documentario lo racconta attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi – come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Nicola Piovani, Hans Zimmer e Pat Metheny.
“Ennio” tornerà in tutte le sale italiane dal 17 febbraio.