Sono 11 gli esercizi commerciali ad oggi chiusi nel salotto bagherese, quello che da tutti è conosciuto come
“U’ Stratunieddu”. Sembra che questo trend sia destinato a crescere con una velocità senza eguali.
Nel 2010 si era presentata una situazione analoga e la causa sembrava attribuirsi alla crisi che colpì tutto il
settore terziario con maggior focus sul commercio. In concomitanza a cio’, l’apertura del centro commerciale
“forum” non ha fatto altro che aggravare la delicata micro-economia del commercio bagherese. La ciliegina
su questa torta, farcita dal sangue dei commercianti dello stratunieddu, è stata la chiusura ad area pedonale
dello stesso, che ha sicuramente delocalizzato gli acquisti del bagherese e degli acquirenti dei comuni
limitrofi ad altre piazze ed altre vie.
Mi preme fare una precisazione su questo argomento, il commerciante non è contro la pedonalizzazione ed a
favore del posteggio selvaggio sul corso, ma non vuole neanche che la pedonalizzazione sia penalizzante per
la propria attività. Mi spiego meglio: E’ giusto creare una zona a traffico limitato (ZTL) che comprenda una
programmazione a largo raggio permettendo la creazione di attività ludiche, commerciali, enogastronomiche
ecc..ma non può e non deve ridursi alla chiusura di una sola strada. Così facendo non si fa altro che
indebolire quella strada rispetto ad altre aree commerciali. Ricordiamo, anche, che oggi Corso Umberto I
funge da asse viario principale collegando da ovest ad est l’intero paese, passando per 3 delle scuole
principali di Bagheria.
Il 12 luglio al Sindaco è stato consegnato” brevi mano” un programma redatto e firmato dal comitato dei
commercianti di Corso Umberto I.
Siamo al 19 settembre ed ancora, dopo innumerevoli solleciti, non è stata data una risposta. Sicuramente
poteva essere l’inizio di un dialogo che avrebbe portato ad una sinergia tra amministrazione e commercianti.
Poteva essere, anche, l’inizio della svolta che da tempo i commercianti aspettano. Poteva essere ma di fatto
non è stato. Sembra ormai chiaro che la voglia di cooperare per la ripresa economica del tessuto commerciale
dello “stratunieddo” non esista.
Il Natale si avvicina ed ancora oggi non è dato sapere che tipo di programmazione il comune abbia in
riservo. Tutti ricordiamo gli ultimi 2 Natali come i più tristi della storia e speriamo che l’attuale
amministrazione prenda le dovute distanze dal passato donando alla città, ed alla sua comunità, la giusta
magia che solo il Natale può dare.
*Portavoce dei commercianti di Corso Umberto I