Coinres ancora una volta nell’occhio del ciclone. Il Consorzio intercomunale rifiuti, energia e servizi che si occupa della raccolta dell’immondizia in ventuno comuni del Palermitano torna al centro delle polemiche per il licenziamento del vecchio direttore generale Riccardo Incagnone e la nomina al suo posto di Roberto Celico, più pagato secondo i sindacati, e anche compagno del nuovo commissario liquidatore unico del Coinres Silvia Coscienza.
Tutto questo accade mentre i circa 500 dipendenti si preparano a scendere nuovamente in piazza, poichè sono senza stipendio di agosto e senza la quattordicesima mensilità che, come da contratto, doveva essere erogata entro il 30 giugno. I sindacati sono di nuovo sul piede di guerra e proclamano uno sciopero dei lavoratori per il prossimo 28 settembre. Sullo sfondo si agita anche lo spettro dell’emergenza rifiuti, con le strade invase e sommerse dall’immondizia.
“L’attuale operato del nuovo commissario liquidatore unico del Coinres, il dirigente del Dipartimento regionale Rifiuti Silvia Coscienza – spiegano i sindacalisti Francesco Ferrara Fit Cisl Palermo, Nino Celano Uiltrasporti, e Valerio Lombardo Fp Cgil – non ci appare soddisfacente. Continuiamo a chiederci come mai prima dell’estate, il vecchio direttore generale è stato licenziato per mancanza di disponibilità economica e al rientro dalle ferie ci ritroviamo davanti un nuovo consulente contrattualizzato dal commissario con la qualifica di direttore generale, ed il cui costo a carico del Coinres sembrerebbe nettamente maggiore rispetto a quello sostenuto per il vecchio direttore”.
La vicenda promette sviluppi. L’ex direttore Incagnone ha già inviato l’intera documentazione alla Corte dei Conti ed è pronto a dare battaglia davanti al Tribunale del Lavoro. “Il mio compenso l’ultimo – dice Incagnone – è stato di 3700 euro mensili. Il contratto stipulato all’ingegnere Celico è al netto della ritenuta d’acconto di 4200 euro oltre Iva e contributi per legge. Non solo, nel contratto che ho siglato la mia nomina si intendeva rinnovata salva diversa pattuizione tra le parti, entro sei mesi dalla data di prima scadenza. La comunicazione è arrivata a settembre di quest’anno”.
Nella lettera inviata dal commissario Coscienza a Incagnone si legge che “alla luce delle circostanze circa la situazione del Coinres, Consorzio posto in liquidazione e versa in conclamate crisi economiche e finanziarie, le comunico che non è intenzione di questa amministrazione avvalersi, allo stato attuale, di una figura dirigenziale con funzioni di Direttore Generale. Voglia attivarsi per il passaggio di consegne”.
Per il commissario liquidatore la sua scelta è legittima anche perchè “non c’era più il rapporto di fiducia”. “Lo sfascio del Coinres – aggiunge Coscienza – con le inchieste è sotto gli occhi di tutti. Avevo bisogno di avere accanto una persona di cui mi fidavo. Lo stesso presidente della Regione Lombardo sapeva che avrei accettato l’incarico solo se potevo avere al mio fianco l’ingegnere Roberto Celico”. (blogsicilia.it)