di Martino Grasso
Nove bare di cui 3 bianche. Tanta gente e tantissime lacrime per i funerali delle nove persone morte nella tragedia di Casteldaccia avvenuta sabato scorso.La furia del fiume Milicia, esondando, ha spazzato via le vite delle nove persone che si trovavano dentro una casetta in contrada Dogale.
A perdere la vita sono stati: Rachele Giordano, di un anno; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, di 32 anni; il nonno Antonino Giordano,di 65 anni, la moglie Matilde Comito di 57 anni; il figlio Marco Giordano, di 32 anni, la sorella Monia Giordano, di 40 anni,Francesco Rughò, di 3 anni e Nunzia Flamia di 65 anni.
I funerali solenni si sono svolti alla Cattedrale di Palermo risultata troppo piccola per accogliere tutti gli amici e parenti arrivati per l’ultimo saluto.
Presenti anche delegazioni dei comuni di Bagheria, Casteldaccia, Santa Flavia e Altavilla Milicia dove è stata istituita la giornata di lutto cittadino. C’erano i sindaci Patrizio Cinque, Giovanni Di Giacinto, Salvatore Sanfilippo e Pino Virga.
Una delle familiari delle 9 vittime si è sentita male ed è svenuta prima dell’inizio della messa. Tutti i partecipanti sono stati invitati a rimanere distanti dalle bare.
Sulla piccola bara bianca di Rachele, morta ad appena un anno, c’erano dei e una scritta: “nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore di chi resta”.
La cerimonia funebre è stata officiata dal Vicario Generale monsignor Giuseppe Oliveri, a causa dell’assenza dell’arcivescovo Corrado Lorefice che si trova fuori Palermo.
Oliveri nel suo intervento ha detto: “siamo ancora tutti sgomenti e increduli di fronte a quanto è accaduto tre giorni fa; ma più di tutti lo sono, ovviamente, i familiari e gli amici di queste vittime innocenti, a cui ci stringiamo oggi con tanto affetto quanti siamo qui presenti e l’intera Chiesa palermitana – a cominciare dal nostro Arcivescovo – anche se tutto questo, come ci rendiamo perfettamente conto, rappresenta ben poca cosa rispetto a ciò che essi stanno vivendo.”
Monsignor Oliveri ha continuato dicendo che “la morte è sempre dolorosa, ma lo è soprattutto quando essa viene
improvvisa e inattesa a toglierci dal fianco le persone che amiamo, quelle su cui contavamo ancora e che erano parte della nostra stessa vita.”
Oliveri ha anche ricordato il dottore Giuseppe Liotta anche disperso a Corleone e le altre vittime dei nubifragi.
“Tutti vogliamo qui raccomandare al Signore.
Certo, è lecito e forse anche doveroso, che anche ci si interroghi a tutti i livelli per cercare di dare una spiegazione a quello che appare inspiegabile e, comunque, inaccettabile. Ma speriamo vivamente che lo si faccia non per alimentare inutili polemiche o favorire il ben noto e insopportabile rimpallo di responsabilità, quanto per rendere giustizia, nella verità, a chi non c’è più e porre i necessari provvedimenti affinché si eviti il ripetersi di tali eventi.
Tuttavia, non è questo il momento e neppure il luogo per tali considerazioni. Noi non siamo qui per compiere un gesto di umana convenienza, ma per manifestare a questa famiglia, colpita così duramente, tutta la nostra solidarietà, tutta la nostra partecipazione che qui si esprimiamo con la presenza e la preghiera. Sì fratelli e
sorelle, soprattutto per questo siamo qui: per riaffermare la nostra fede nella risurrezione e nella vita eterna e per pregare, perché solo la fede e la preghiera in certi momenti possono sostenerci e possono costituire un riparo per l’animo comprensibilmente esasperato. Ed allora sostiamo alcuni istanti in riflessione, per cogliere dalla
Parola di Dio che abbiamo ascoltato uno spiraglio di luce per la nostra mente, un po’ di conforto per il nostro cuore e persino un insegnamento per la nostra vita, anche in questo momento di tristezza per tutti.”
Intanto procede l’inchiesta su quanto accaduti.
Il Codacons ha deciso di denunciare il sindaco di Casteldaccia “per la possibile fattispecie di omissione di atti d’ufficio in relazione al mancato abbattimento dell’abitazione”.
L’associazione dei consumatori annuncia anche una class action in regione sul dissesto idrogeologico dell’isola.
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