“Dal 2014 sono stata un’attivista operativa e instancabile del M5S. Ho partecipato
alla campagna elettorale per le elezioni amministrative di Bagheria e sappiamo che la Città è stata amministrata dal M5S, ma conosciamo anche il triste epilogo di quella esperienza.
In tutti questi anni ho sempre messo l’impegno per Bagheria e per il territorio del mio Collegio al primo posto. Ho sempre ascoltato chiunque, senza chiudere mai la porta in faccia a nessuno e cercando di fare tutto quanto in mio potere per dare risposte, anche chiedendo la cooperazione di amministrazioni di diversa appartenenza politica, per offrire soluzioni concrete ai cittadini. Chi mi conosce lo sa bene e non può dire il contrario né potrà mai farlo. Mi sono impegnata sia per la mia Città, nonostante tutto e tutti, sia per il mio territorio in generale, senza mai chiedere nulla in cambio per me stessa o per la mia famiglia.
Nel 2018, quando Luigi Di Maio era capo politico del Movimento e abbiamo conquistato il 33% dei consensi, è iniziata per volere della quasi totalità del gruppo locale dell’epoca (amministratori in carica a parte, che proprio da quel capo politico erano stati in parte sfiduciati) la mia avventura di Parlamentare sotto il simbolo del M5S. Per tutto ciò, posso dire a testa alta che prima di essere stata Portavoce nazionale del M5S, a differenza di alcuni “poltronari” della prima e dell’ultima ora, sono stata un’Attivista con la A maiuscola. Questo mio impegno non muta, anzi si amplifica. Sono al primo mandato, come oltre 40 degli altri colleghi passati alla nuova forza parlamentare. Ho sempre restituito correttamente quanto dovevo e quanto promesso, lavorando alacremente in Parlamento con la coscienza e l’onestà intellettuale di un’Attivista. Eppure in questi ultimi mesi ho dovuto constatare che sotto la guida rivelatasi a dir poco dispotica del Presidente Conte, quello che era il mio Movimento 5 Stelle, quello in cui ho creduto e che aveva creduto in me, è cambiato completamente. E lo ha fatto, purtroppo per noi, in peggio. La decisione di separarmi dal Movimento 5 Stelle è stata inevitabile, perché per ottenere risultati veri e duraturi c’è bisogno del sostegno di un gruppo che ti dia forza, non che ti tarpi le ali.
Invece nelle mie battaglie sono stata isolata e a volte addirittura ostacolata. Nell’ultimo anno il movimento ha proclamato un gruppo dirigenziale ristrettissimo che accentra su di sé tutte le scelte, senza più cercare il confronto e tagliando fuori tanti bravi Portavoce che si spendono veramente per il bene della collettività.
Non veniva fatta una riunione da gennaio e i vertici del Movimento prendevano contatti solo per firmare i documenti delle restituzioni (che ho sempre effettuato regolarmente). Io ed altri colleghi abbiamo cercato più volte di esporre questi disagi a Giuseppe Conte, ma siamo stati sistematicamente ignorati, e le nostre proposte boicottate in favore di quelle degli amici, delle amiche e delle fidanzate dei membri del “Cerchio Magico”. Siamo più di 60 tra Camera, Senato, Parlamento Europeo e Consigli Regionali ad aver fatto questo passo, ma nessuno nel Movimento sta facendo autocritica prendendo atto di questo malcontento più che consistente, anzi.
Un rappresentante dei cittadini, specie un singolo Parlamentare, non può fare del bene fino in fondo se non ha alle spalle un gruppo coeso su cui contare. Con la nuova squadra costituita il 21 giugno ripartiamo dai territori, portiamo avanti gli impegni e soprattutto rimettiamo al primo posto il pluralismo. I cerchi magici, quelli veri, li lasciamo ad altri. Io continuerò a lavorare per il bene del Paese e della collettività finché sarà mio compito, a testa alta come ho sempre fatto e cercando di trasmettere i valori in cui credo, soprattutto quelli dell’impegno e dell’onestà.”