Un’insegnante di 37 anni ha tentato di uccidere la figlia di tre anni con due colpi di coltello, alla guancia e al collo, e poi ha tentato il suicidio ferendosi all’addome con la stessa arma. Madre e figlia sono ricoverate nello stesso ospedale e non sarebbero in pericolo di vita.
L’episodio è avvenuto la notte scorsa nell’abitazione di via Quieta a Catania dove vive la famiglia: marito, 46 anni, impiegato in uno studio, moglie, insegnante, 37 anni, e la loro unica figlia, di tre anni. Secondo quello che al momento sembra un raptus senza spiegazioni, la donna ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito due volte la piccola, ferendola alla guancia e al collo. Poi ha rivolto l’arma contro se stessa, ferendosi all’addome. Svegliato dai rumori è intervenuto il marito che ha soccorso la moglie e la figlia. Ha subito chiamato il 118 e sul posto sono arrivate ambulanze e polizia. La 37enne e la figlia sono state condotte nell’ospedale Cannizzaro. La piccola è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, mentre alla madre è stata suturata con dei punti la ferita all’addome. Entrambe non sono ritenute in pericolo di vita. Per le indagini è intervenuta la polizia, con una pattuglia della sezione Volanti e investigatori della squadra mobile della Questura che stanno svolgendo le indagini, che sono coordinate dalla Procura di Catania.
La donna è in stato di arresto per tentativo di omicidio aggravato. Il provvedimento è della squadra mobile della Questura di Catania. La donna, che si è ferita all’addome, è piantonata nell’ospedale Vittorio Emanuele, dove è ricoverata anche la figlia. (gds.it)