di Vittorio Panno
Confesso che mi riesce molto difficile partecipare alla discussione sulla crisi comunale, oggi in atto sui networks sociali, ” tutta in politichese”, e quindi di difficile comprensione per i cittadini, e con colpi bassi ed accuse (anche se suscitano curiosità) più o meno velate tra gli intervenuti e soprattutto tra i membri dei due gruppi politici usciti vincitori nelle elezioni del giugno scorso. Personalmente penso che il quesito che oggi si pongono tutti i cittadini casteldaccesi e’ sapere se esiste ancora la maggioranza che ha vinto le elezioni l’anno scorso e se il sindaco Spatafora disponga oggi di una maggioranza in consiglio comunale e, se ce l’ha, da chi è formata. Ci sono novità di collocazione politica tra i gruppi politici ed i vari consiglieri in perenne transumanza presenti in consiglio? Esiste una nuova maggioranza?
Sta decollando un nuovo progetto politico? Se si, con quali contenuti e con quali finalità? Lasciamo stare parole generiche come alzare i cuori o abbassare le orecchie, rimboccarsi le maniche, fare gli interessi dei cittadini, impegnarsi per fronteggiare la grave situazione del paese che dicono tanto ma soprattutto nulla di concreto di ciò che si aspettano i cittadini e di cui il paese ha veramente grande bisogno : 1) la raccolta differenziata, oggi dopo un anno di nuova (?) amministrazione a livelli risibili e l’unica invece in grado di ridurre il costo insopportabilmente esoso del servizio 2) un piano di riordino della viabilità e di creazione di parcheggi, soprattutto nella zona a mare che renda vivibile la qualità della vita per i residenti e coloro che d’estate e nei week end frequentano quella zona, facilitando nel contempo le attività produttive li ubicate 3) una pianificazione urbanistica che metta ordine nel caotico sviluppo urbanistico, che non penalizzi gli onesti che aspettano da anni di potere costruire, sui terreni tramandati di generazione in generazione, una casa per i propri figli e che eviti farse come quello del piano costruttivo 45 alloggi in contrada Suppietro, utilizzato da anni per ottenere consenso elettorale , senza avere il coraggio di difenderlo fino in fondo nelle sedi opportune 4) un piano di risanamento delle casse comunali, da tutte definite un pozzo senza fondo, senza che nessuno abbia mai comunicato alla cittadinanza i termini reali di tale deficit 5) una manutenzione straordinaria delle strade cittadine, oggi piene di buche, polverose ed in alcuni casi a rischio incidenti stradali .Ecco questi temi, insieme ad altre questioni, sono certo che i casteldaccesi vorrebbero al centro delle discussioni, anche infuocate e polemiche, tra i consiglieri comunali ed i gruppi politici ( ma a Casteldaccia, patria della transumanza da un gruppo all’altro, esistono ancora ?).
Altro che fare i conti sulla carica di vice presidente del consiglio, lasciata vacante dalla promozione della consigliere Santoro o mettersi in lista d’attesa per un posto di assessore a breve o medio termine a prescindere da un ,seppur minimo, progetto politico.