L’auditorium del centro diurno degli anziani di Via Ugo La Malfa gremito in ogni ordine di posti, per la presentazione ufficiale della candidatura di Fabio Spatafora alla carica di sindaco.
Tanta gente in piedi e diverse persone impossibilitate ad entrare nell’aula per la ressa che impediva l’ingresso.
L’incontro si è aperto con l’introduzione dello psicologo e giudice onorario del tribunale dei minorenni dottor Monti, a cui e’ affidata la moderazione del convegno.
La professoressa Giusy Varchi ha invece inquadrato la figura di Fabio Spatafora, ponendo le problematiche relative al diritto allo studio come punto centrale del programma della coalizione.
Vincenzo Accurso, medico ed assessore uscente della giunta Di Giacinto, ha tracciato sinteticamente i principali punti del programma ribadendo “come questo sia il risultato di un lavoro di gruppo dove anche semplici cittadini non direttamente impegnati nella campagna elettorale hanno avuto la possibilita’ di far valere le proprie idee e le loro osservazioni”.
Salvatore Tosi già capo della segreteria tecnica dell’assessore Centorrino, ha voluto fare una panoramica sulle opportunità che possono fornire alla futura amministrazione, alcune strutture come i distretti turistici, il Gal ed il consorzio metropoli Est.
La parola è toccata a Giovanni Di Giacinto sindaco uscente e capogruppo della lista Crocetta all’ARS. Di Giacinto ha ripercorso alcuni passaggi fondamentali della passata amministrazione ricordando il restauro della Torre Duca di Salaparuta, la riqualificazione del centro storico, l’inizio dei lavori di riqualificazione del quartiere Orestagno Cutelli ma soprattutto ha voluto rassicurare i concittadini che nella sua nuova veste di deputato sara’ sempre vicino ai bisogni e alle speranze di Casteldaccia.
Fabio Spatafora, infine, ha elaborato una sintesi degli interventi della giornata.
“Ho la piena consapevolezza -ha sottolineato- di aver ricevuto una importante investitura che mi pone leader di uno schieramento politico estremamente omogeneo deciso a prendere le redini del futuro di Casteldaccia”.