Le recenti scoperte nelle Piramidi e nella Valle dei Re in Egitto sono state al centro di una straordinaria lezione tenuta dal famoso egittologo Zahi Hawass nella sede storica dei Vini Corvo Duca di Salaparuta Casteldaccia. L’evento è organizzato dall’associazione Fine Art Edition diretta dall’architetto bagherese Giovanni Battista Maria Falcone che ha anche moderato l’incontro.
Oltre a Zahi Hawass ha preso parte anche l’antropologa Anna Maria Amitrano.
Zahi Hawass, famoso per le sue apparizioni in molti programmi televisivi, ha catturato l’attenzione dei presenti con racconti mai banali e molto affascinanti.
Ha sottolineato che finora è stato scoperto appena il 30% dell’antica civiltà egiziana, quindi ancora molto c’è da fare.
Ha anche sottolineato che il 4 novembre del prossimo anno sarà una data importante perché ricorre l’anniversario della scoperta della tomba di Tutankamon
“Da 12 anni cerco la tomba di Antonio e Cleopatra -ha esordito- Negli ultimi tempi abbiamo scoperto numerosi sarcofagi e circa 200 tombe, risalenti a 4 mila anni fa. E’ stato trovato un obelisco e il nome di una nuova regina. Ci sono molti cunicoli. Gli egiziani cercavano l’immortalità sotto terra. Abbiamo trovato altre mummie. E’ molto emozionante aprire i sarcofagi. Abbiamo trovato delle tombe chiuse con descrizioni co richieste per l’aldilà. Tutto ciò rivela il segreto del sarcofago.
Abbiamo trovato 200 bare decorate con scene bellissime. Ci sono molte bare sigillate e le mummie sono in ottime condizioni.”
L’archoelogo ha trasmesso la sua passione ai presenti che lo hanno ascoltato in religioso silenzio.
“L’archeologia è meravigliosa. Ho trovato un papiro lungo 4 metri con storie affascinanti. Abbiamo trovato maschere e oggetti che costituiscono la cultura del tempo. Nelle bare sono stati rinvenuti anche dei giochi per consentire al defunto di passare il tempo nell’aldilà. Quando si apre un sarcofago è un’emozione sconvolgente. Sotto la Sfinge ci sono dei tunnel sotto 15 metri. Ci sono cose nascoste che devono essere rivelate.
Cerco da tempo anche la tomba di Nefertiti, moglie di Tutankamon. Abbiamo scoperto come è morto. Aveva un buco dietro la testa, ma si è capito che serviva per la mummificazione, invece vicino al sarcofago c’era un centinaio di bastoni che utilizzava per camminare. Aveva un piede piatto e soffriva di malaria.”
Il convegno è organizzato con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, la Città Metropolitana di Palermo e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Santa Flavia diretto da Antonella Cavezzano, e con il sostegno dell’Ance-Palermo, della Koucee-Design&Web Agency, dell’antica Cappelleria Melegari di Milano e con la collaborazione della Vini Corvo Duca di Salaparuta.
Al convegno hanno partecipato anche alcuni studenti del liceo classico Francesco Scaduto e del liceo scientifico D’Alessandro di Bagheria, al fine di educare e sensibilizzare i giovani alla cultura dell’archeologia e dei monumenti.