Il consiglio comunale ha approvato il bilancio 2014 e quello pluriennale 2014/2015, e di fatto scongiura il dissesto finanziario.
Alla fine sono risultati decisivi gli 8 voti del gruppo “bene in Comune” che sostengono il sindaco Fabio Spatafora.
Sono usciti dall’aula i componenti della lista “per Casteldaccia” che fino a qualche mese fa era con lo stesso Spatafora, il gruppo misto e il neonato gruppo Arcobaleno composto dai consiglieri Roberto Russo e Caterina Fricano. Hanno votato contro Maurizio Nasca e Davide Aiello, quest’ultimo del Movimento 5 stelle.
Soddisfazione del sindaco per l’importante traguardo: “abbiamo scongiurato il dissesto anche se non possiamo parlare di approvazione di bilancio preventivo visto che il 2014 è già passato. Adesso andiamo avanti dopo avere questo strumento amministrativo”.
L’amministrazione comunale negli ultimi mesi ha avviato alcune misure per durre drasticamente la spesa pubblica con l’eliminazione di tutti i telefonini di servizio, abolendo la macchina di rappresentanza e aumentato le aliquote di alcune tasse.
Sull’approvazione del bilancio il vicesindaco Marzia Santoro sottolinea che: “l’approvazione del bilancio previsionale 2014, era ormai un atto dovuto, affinché si potesse procedere, seppure in dodicesimi, per quei servizi utili ai cittadini (rimborso alunni pendolari, progetto donna, etc.)”.
Il futuro amministrativo per il sindaco Spatafora non è roseo visto che non ha più la maggioranza in consiglio comunale, potendo contare solo su 8 componenti su 20, dopo che i 4 consigliere del gruppo “per Casteldaccia” sono passati frsa i banchi delle minoranze.
Molto critico, sul consiglio comunale che ha approvato il bilancio revisionale, il consigliere del movimento 5 stelle Davide Aiello: “la proposta di delibera del bilancio non è stata letta in aula dal responsabile dell’area economica, il ragioniere Bongiovanni, e nemmeno i revisori dei conti hanno relazionato al consiglio su questo importante atto programmatico. Nessun consigliere (maggioranza o minoranza) ha avuto il tempo di chiedere la parola per fare il suo intervento, vista la celerità della presidente ad aprire la votazione. Questo atteggiamento dimostra la non imparzialità della presidente, che piuttosto di ricoprire le vesti dell’arbitro, veste quelle di un giocatore, ma non di uno qualunque, ma di un vero e proprio “bomber”. Nonostante si parli tanto di trasparenza s’è preferito approfittare di un momento di “caos” per mettere repentinamente in votazione il punto, commettendo una grave ingiustizia nei confronti dei cittadini e un grave torto alla trasparenza. Vero è che gli atti sono pubblici e le delibere pubblicate, ma è anche vero che se esistono le assemblee e gli organi elettivi, che rappresentano i cittadini, un motivo ci sarà.“