Inclusione, oggi, è una parola abusata, estesa a qualsiasi approccio con ciò che viene considerato diverso. Si tratta di un processo complesso e non lineare, in cui entrano in gioco numerosi elementi e attori sociali. Molti i pregiudizi, le barriere mentali e culturali che ostacolano l’accettazione di tutto ciò che noi giudichiamo non conforme alla normalità.
La scuola deve essere capace di considerare le differenze individuali come una ricchezza.
Una società civile, così come una scuola di successo, si riconosce per l’attenzione che viene data a chi è in difficoltà.
Da molti anni, il Liceo Classico Francesco Scaduto cerca di portare avanti un percorso d’inclusione denominato “Progetto di vita” che si prefigge l’obiettivo di strutturare, consolidare e potenziare autonomie di base e abilità integrative che possano tornare utili nella vita di ogni giorno.
In occasione della giornata sull’autismo, vogliamo dare voce alla riflessione che un alunno del nostro istituto ci ha regalato, immaginando di essere un alunno speciale
“…Con gli zaini pieni di libri, di gioie e di preoccupazioni; con le borse da lavoro piene di fogli, pensieri, aspettative e delusioni…andiamo; ed i giorni sembrano scandirsi sempre uguali. E Noi? In mezzo a voi, ragazzi, insegnanti, dirigente, collaboratori scolastici, assistenti…sì, tra voi ci siamo anche noi. Noi che <<veniamo portati>> a scuola da mamma o da papà perché la nostra malattia ci ha privati della bellezza di poter camminare; noi che andiamo a scuola ma, <<diversamente>> da voi, cari compagni, non proviamo la gioia di dire: ”Buongiorno, professore!” perché la malattia ci ha privati del dono della parola; noi che non riusciamo a stringervi in un abbraccio perché siamo privi di forze, inermi, lì, come “incollati” su quella sedia a quattro ruote, una simbiosi sembrerebbe quasi perfetta tra noi e lei! Tutto quanto parrebbe triste, incomprensibile. Perché Noi lì con Voi? E perché Voi fra Noi? Ma, come ogni cosa che accade e che si manifesta rimanda ad un significato “altro da sé”, così la nostra vita ha il suo senso profondo nello stare con voi, qui, tra i banchi, i corridoi ed i cortili della NOSTRA SCUOLA e, per un po’, dimentichiamo le fatiche dei nostri movimenti, gli affanni del nostro cuore; per un po’ non vediamo i volti e gli sguardi afflitti, disillusi, dei nostri cari che, giorno dopo giorno, ci assistono con tanto amore. E se non saranno le nostre parole a comunicarvelo, se non saranno i nostri abbracci a dimostrarvelo, saranno i nostri occhi che vi fisseranno e vi chiederanno AMORE, quegli occhi che si illumineranno di luce straordinaria, mai identica a se stessa, tutte le volte in cui voi ci tenderete la mano, tutte le volte in cui voi non avrete paura di noi, tutte le volte in cui voi ci darete amore…”.
Questo è il senso profondo di VIVERE LA SCUOLA, questo è il senso manifesto del PROGETTO DI VITA che il Liceo Ginnasio di Stato “F: Scaduto” di Bagheria porta avanti già da alcuni anni. Ed ogni anno si arricchisce sempre di nuovi volti, di nuovi sguardi, esperienze, delle innumerevoli emozioni che i nostri ragazzi ci trasmettono.
La scuola volge al termine ed è tempo di bilancio; un bilancio positivo per il nostro Istituto, un bilancio fatto di condivisione, partecipazione, confronto e reciproco aiuto. Il Progetto di Vita, parte integrante della Programmazione curriculare del nostro Liceo, si è sostanziato di numerose iniziative, molte delle quali concordate in fase di progettazione iniziale, altre via via individuate e, talvolta, modificate sulla base delle esigenze degli alunni, esigenze diversificate perché diverse sono le disabilità. Le attività si sono articolate secondo una programmazione settimanale che ha scandito il ritmo della giornata scolastica degli alunni diversamente abili: si è trattato di attività <<alternative>> per quegli alunni la cui disabilità grave non ha permesso loro la permanenza in classe se non per poche ore; si è, invece, trattato di attività <<integrative>>, mai sostitutive, per quegli alunni la cui disabilità lieve ha consentito loro di svolgere, seppur con obiettivi educativo-didattici semplificati, le attività didattiche della classe. Le attività che gli alunni hanno svolto all’interno di laboratori specifici hanno permesso loro di acquisire, sviluppare e potenziare competenze socio-relazionali ed abilità di base: attraverso il Laboratorio sportivo di nuoto “In piscina per star bene con sé e con gli altri” presso la piscina Swim Power adiacente la scuola, ed il Laboratorio ludico-motorio svoltosi presso gli spazi della palestra, hanno sviluppato il coordinamento e la motricità; il Laboratorio artistico-espressivo svoltosi presso l’aula “Ali per volare” dell’Istituto, ha fatto sì che essi sviluppassero le prassie semplici e complesse. Ciascun “attore” della scuola si è rivelato un’importante risorsa per la riuscita del Progetto, dalla Dirigente, agli insegnanti, assistenti, collaboratori e non ultimi tutti gli alunni. Quest’ultimi che, con dedizione, rispetto, sono stati l’anello di congiunzione tra l’adulto ed i loro compagni “speciali”. Gli alunni diversamente abili hanno condiviso momenti per loro fondamentali di aggregazione, che ha fatto crescere in loro maggiore fiducia nell’altro ed acquisire maggiore autostima di sé e consapevolezza delle loro capacità: durante la Notte Bianca del Liceo i nostri alunni hanno dato prova delle loro acquisizioni di abilità pratico-manuali modellando maschere di cartapesta; hanno partecipato alla marcia antimafia facendosi trovare, con i propri docenti, nel luogo individuato del raduno; per la “Giornata dell’Autismo” hanno prodotto dei cartelloni in cui hanno inserito i pensieri messi su carta dei loro compagni e di cui ripotiamo alcune frasi: La gioia è vedere che Lui mi guarda negli occhi e mi sorride (IID), Un bambino autistico ha bisogno d’amore. Ascolta il tuo cuore ed imparerai a vedere il suo mondo dal suo punto di vista (IE), A Te…non ti faremo mai sentir solo, ti prenderemo per mano in questi anni di scuola, noi impareremo a guardare il mondo con i tuoi occhi, rispetteremo i tuoi ritmi, comprenderemo i tuoi umori. Noi per te saremo una piccola stella, luce che illumina il tuo viso, ed insieme ci emozioneremo e gioiremo, insieme andremo, volendoci bene sempre più (IIF). Le attività non si sono esaurite all’interno dell’edificio scolastico. La scuola, infatti, anche quest’anno ha promosso con forza il progetto di “Vivere il Territorio”, all’interno del Laboratorio di autonomia sociale. Gli alunni, insieme ai propri insegnanti, agli assistenti, ai compagni tutor e, talvolta, anche con la presenza di un genitore, hanno visitato luoghi particolarmente significativi del nostro territorio: la Certosa e Palazzo Butera in occasione della “Giornata di Primavera” promossa dal FAI; il Museo Guttuso e Villa Cattolica; il Museo dell’Acciuga di Aspra; Casa dei Giovani; Villa Palagonia. Infine, il 26 maggio, hanno visitato il complesso boschivo di Monte Catalfano, in occasione del memorial “Joy” organizzato dalla famiglia Squeglia. Una scuola, la nostra, che si apre al Territorio, ed il territorio “risponde” attraverso manifesti segnali di collaborazione. E quando la mamma di uno dei nostri alunni “speciali” afferma, nel corso di un’intervista, <<quello che si vive in questa scuola è un’esperienza molto bella e significativa ed ogni anno è sempre più bello>>, ci riempie il cuore di gioia, commozione e ci dà forza per proseguire su questo cammino, che facile non è.