Venerdì 13 luglio, nell’Anfiteatro della Parrocchia San Pietro di Bagheria alle 21, va in scena “Libere, disobbedienti, innamorate”, film di Mayasaloun Hamoud che racconta tutta la potenza sovversiva delle donne nel ritratto di una generazione disorientata, alla ricerca di libertà, gelosa della propria identità. L’opera prima della regista palestinese Mayasaloun Hamoud ritrae con maestria 3 giovani donne arabe ostinate e coraggiose che vivono a Tel Aviv. Non si ferma, così, il viaggio di Libero Cinema in Libera Terra nelle piazze, nei parchi, nelle periferie, nelle terre e nei beni confiscati ai mafiosi, dove dall’1 luglio sta proponendo titoli di impatto, interesse e riflessione per il pubblico, scelti per promuovere l’allargamento degli spazi democratici e la cultura della legalità.
Così come per le prime tappe, anche le prossime di Libero Cinema in Libera Terra saranno contraddistinte dal linguaggio innovativo grazie al quale affrontare i principali temi legati all’attività di Libera e della Fondazione Cinemovel: la lotta per la legalità e contro il crimine organizzato, ma anche più in generale la difesa dei diritti umani e il sostegno ai valori morali e sociali che ispirano le legislazioni e le comunità internazionali più avanzate.
Alle proiezioni di Libero Cinema – immancabilmente gratuite – assistono anche i tantissimi giovani provenienti da tutt’Italia che partecipano ai campi di Estate Liberi, dando vita a un interessante dialogo, confronto, scambio con “la meglio gioventù”. Il festival è promosso da Cinemovel Foundation e da Libera, la rete di associazioni contro le mafie fondata da Luigi Ciotti.