di Pino Grasso
La nuova normativa che rende obbligatorie le vaccinazioni per i bambini per potere frequentare la scuola dell’obbligo ha mandato in tilt il centro di vaccinazioni di via Franz Liszt, dove ci sono lunghe liste d’attesa. Anche di tre mesi.«Il centro di Bagheria è disorganizzato, dobbiamo sopportare lunghissimi turni d’attesa e le prenotazioni superano i tre mesi. Il tutto in una grande confusione. A pagare le conseguenze sono i bambini che devono subire grandi disagi in locali sporchi, malsani e insopportabilmente caldi, con un unico ventilatore, per giunta rotto».A denunciarlo è una mamma, Lorena Buttitta, che nei giorni scorsi ha dovuto subire tanti disagi prima di vaccinare sua figlia.
Nella sala d’aspetto, come ha riferito la signora, c’erano oltre 30 bambini con i loro genitori e solo tre sanitari, che svolgono il servizio dalle 9 alle 14.30.
Per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione, dalla direzione del distretto sanitario, precisano che «è perfettamente funzionante, era stata una mamma – spiegano – a chiedere di spegnere il condizionatore perché dava fastidio a suo figlio».
Invece per quanto riguarda le vaccinazioni, sono gli stessi medici in servizio a trovarsi in difficoltà perché devono fare i conti con l’alta affluenza di questo periodo, in relazione all’obbligo introdotto dal governo nazionale. Al servizio accedono peraltro sia i cittadini di Bagheria, che quelli di Ficarazzi, Casteldaccia, Altavilla Milicia e Santa Flavia. I tempi di attesa si allungano perché i sanitari prima di somministrare il vaccino devono informare le famiglie, spiegando ciò che sta facendo e le conseguenze che il farmaco può avere per la salute, così per ogni prestazione serve almeno mezz’ora. Arrivano poi tante richieste di prenotazione e i medici devono pure fronteggiare eventuali emergenze e per questo i tempi d’attesa si allungano, fino a sfiorare appunto i tre mesi. C’è anche chi come Marina Mancini ha preso appuntamento a maggio per la vaccinazione della figlia ed è stata inserita per la fine di agosto. «I medici sono gentili – aggiunge Lorena Buttitta – ma lo Stato che impone di vaccinare obbligatoriamente dovrebbe fare in modo che il sistema sanitario sia più organizzato e funzionale. Invece come al solito nascono le regole, ma mai i regolamenti». Intanto, a Bagheria, sono stati aperti i termini per la presentazione della richiesta di sostegno economico in favore dei soggetti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) per quest’anno. Il contributo previsto dal distretto socio-sanitario 39 (di cui Bagheria è capofila) è a favore del familiare di pazienti affetti dalla malattia, che sono nella fase iniziale o avanzata della patologia e che comunque non percepiscono l’assegno di cura. L’istanza deve essere presentata dal parente che si occupa della persona affetta da Sla e svolge funzione di assistenza e cura quotidiana del malato. L’avviso pubblico insieme al modello di istanza è pubblicato sul sito istituzionale del Comune, o può essere ritirato negli uffici socio-assistenziali del Comune di residenza. La richiesta deve essere corredata da: autocertificazione dello stato di famiglia, copia fotostatica del documento di riconoscimento e codice fiscale del richiedente e dell’assistito; certificazione rilasciata dal medico curante che attesti la diagnosi; certificazione dei centri di riferimento regionali che documentino la diagnosi e lo stadio della malattia. Il termine per la presentazione delle istanze è il 20 settembre.