Tutti i servizi sanitari presenti nel territorio a disposizione della cittadinanza saranno allocati in uno stesso luogo. Sarà possibile grazie alla concessione di un bene confiscato alla mafia in comodato d’uso gratuito all’Asp di Palermo, da parte dell’amministrazione comunale. L’immobile che sorge al piano terreno di via Luigi Giorgi Capitano nei pressi di via Città di Palermo, ha una superficie di 3.500 metri quadrati e potrà ospitare con l’Area di emergenza, la Guardia medica e il consultorio familiare.
“Un rafforzamento della sinergia tra Amministrazione comunale ed Asp -dice il sindaco Patrizio Cinque– nel perseguimento di obiettivi comuni inerenti la gestione dei servizi socio-sanitari sia in termini di risorse umane che economiche così da poter migliorare e implementare i servizi erogati all’utenza”. Con la cessione del bene sarà possibile anche un notevole risparmio economico alla casse pubbliche, considerato che l’Azienda non dovrà più pagare le spese per gli affitti.
“Siamo soddisfatti per questa decisione -dichiara il direttore del distretto Sanitario del Distretto 39 Luigi Lo Giudice– perché in questo modo potremo offrire un servizio di maggiore qualità ed anche innovativo alla cittadinanza. Tra l’altro prevediamo anche la realizzazione di una stanza per l’osservazione breve del punto territoriale di emergenza”. E’ chiaro che i locali dovranno essere adattati alle nuove esigenze e pertanto sarà necessario eseguire i lavori che saranno effettuati a spese dell’Asp. “Considerato che il Comune ci concede l’immobile a titolo gratuito – aggiunge Lo Giudice – noi potremo recuperare il costo dell’affitto per gli altri immobili occupati che incidono per almeno 50.000 euro all’anno”.
Subito dopo la firma del contratto di cessione da parte del direttore generale dell’Asp di Palermo Antonino Candela e del sindaco Patrizio Cinque, si potrà procedere ai lavori di adeguamento alle esigenze della struttura. “Abbiamo già effettuato un sopralluogo con i nostri tecnici – continua Lo Giudice – a cui abbiamo chiesto come sistemare la ripartizione delle stanze. Ritengo che nel giro di sei mesi potremo trasferirci nella nuova struttura che per l’ubicazione offre la possibilità di una facile viabilità per raggiungere le strutture ospedaliere del Capoluogo”.
Proprio le utenti del servizio di prevenzione da tempo chiedevano l’assegnazione di un nuovo locale considerato che dove funziona il servizio attualmente non risponde affatto alle esigenze di una struttura sanitaria. In particolare l’Associazione “Io Tu…Noi Cittadini per Bagheria” in passato aveva anche promosso la raccolta di firme per chiedere la realizzazione del nuovo Consultorio. In atto nei locali di via Massimo D’Azeglio, gli ambienti fatiscenti, mancano le sale per garantire la privacy alle donne in attesa di essere visitate, i servizi igienici non sono adeguati e non offrono il necessario confort.
“Siamo soddisfatti -afferma la socia dell’associazione Rosa La Camera– il sindaco da me interpellato, mi ha confermato che stanno ultimando il passaggio all’Asp dei locali confiscati dove verrà situato anche il Consultorio”. Attualmente Bagheria è il centro al quale afferisce un’utenza che, soltanto nel distretto, comprende circa 100 mila abitanti pertanto concentrare in un unico spazio i servizi comporterà un miglioramento nell’organizzazione interna, favorendo una comunicazione ed un coordinamento più efficace e puntuale nell’ottica di un modello bio-psico-sociale che guardi alla Salute della persona nella propria globalità e favorirebbe un accesso più semplificato e funzionale agli utenti che non dovrebbero spostarsi in più plessi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.