di Martino Grasso
E’ stata una’assemblea poco partecipata quella che si è svolta ieri sul dissesto finanziario nell’aula consiliare. Forse per l’argomento tutto sommato abbastanza ostico.
Anche questa volta è stata chiamata una cittadina a moderare i lavori: Letizia Ferrante.
E’ stato il sindaco Patrizio Cinque a spiegare nei termini cosa significa il dissesto e cosa si sta facendo.
Il sindaco ha ricordato che Bagheria è in dissesto dal maggio del 2014 e ha ribadito concetti detti in altre occasioni: “il dissesto doveva essere dichiarato bel 2013 anzi come ha detto la Corte dei Conti nel 2012.”
Il sindaco ha ricordato che le conseguenze del dissesto sono pesanti: “il Comune non può avere altri debiti come mutui, le aliquote vanno aumentate al massimo e i servizi a domanda individuale devono essere coperti al 36% del costo totale come gli asili nido e il museo Guttuso che sono stati chiusi. Il museo per pochi giorni e rideterminato in maniera diversa”.
Il sindaco ha anche aggiunto che il dissesto nasce quando un ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e non è in grado di fare fronte ai propri debiti.
Il dissesto viene dichiarato dal consiglio comunale, anche se a Bagheria è stato dichiarato dal commissario straordinario nel maggio dello scorso anno.
E’ poi il Presidente della Repubblica, su indicazione del Ministero dell’Interno, a nominare un organo straordinario di liquidazione.
Durante la riunione si sono anche registrate alcune intemperanze dal pubblico.
Sul dissesto, è stato aggiunto che la Corte dei conti che individua gli amministratori colpevoli con danno e dolo entro 5 anni, non possono ricoprire ruoli pubblici.
Sul nuovo bilancio, l’assessore Maria Laura Maggiore ha ribadito che i termini di presentazione sono scaduti, ma che il ritardo è dovuto a fatto che il Comune dovrà redigere ben 7 bilancio, visto che l’ultimo approvato risale al 2012 e che oltre al bilancio vanno fatti anche i bilanci consuntivi.
“I bilanci sono pronti -ha detto- e quanto prima arriveranno in consiglio.”
Pare che anche le bozze dei bilanci dovranno essere inoltrate al Ministero dell’Interno.
E’ stata poi la volta di alcuni interventi del pubblico che hanno sollevato alcuni quesiti, su cosa si sta facendo o se ci sono sanzioni da pagare visto che i termini di presentazione del bilancio sono scaduti.
Il sindaco ha detto che non ci sono sanzioni previste per la mancata presentazione dei bilanci ma che se non dovessero essere redatti la regione manderebbe un commissario straordinario per l’adozione e se il consiglio non dovesse approvarli verrebbe sciolto.
Sulle strategie che si stanno predisponendo Patrizio Cinque ha detto che si stanno internalizzando alcuni servizi, come quello dei rifiuti, mentre per i servizi sociali e culturali si darà vita ad una Istituzione.
Inoltre si cercherà di ridurre i fitti passivi con la riallocazione degli uffici comunali, mentre da giugno il Comune di Bagheria chiuderà il rapporto con la Serit, internalizzazione il servizio di riscossione, con un risparmio di 250 mila euro annui.
Il Comune inoltre intende recuperare l’evasione fiscale per 60 milioni euro relative a tasse non pagate, mentre è stato ribadito che i debiti fuori bilancio ammontano a 41 milioni di euro.