Anche un bambino di 6 anni veniva usato per l’attività di posteggiatore abusivo. Il bambino indirizzava le auto a trovare il posteggio e poi chiedeva gli spiccioli per il servizio reso.
L’individuazione del piccolo posteggiatore abusivo è legata ad un’operazione degli agenti del commissariato di polizia di Bagheria che hanno sequestrato una vasta area, utilizzata per un posteggio abusivo, in via “donne vittime della violenza”, nei pressi dell’area adibita al mercatino settimanale.Il sequestro è la conseguenza di un accesso ispettivo realizzato dai poliziotti del commissariato, unitamente a personale della polizia municipale.
L’area era gestita da una famiglia di bagheresi che secondo gli agenti “ci aveva visto lungo”, ricavando un business dalla vicinanza di un suo ampio appezzamento di terreno all’area ove, settimanalmente, si svolge il mercatino di Bagheria. L’anziano capo famiglia sembra abbia fatto “compattare” 300 metri quadri di questa ampia fetta di terreno e l’abbia adibita a parcheggio abusivo di vetture, fornendo ai numerosi automobilisti destinati al mercatino, un comodo, seppur illecito, servizio di guardiania. Agli occhi dei poliziotti del commissariato di Polizia, giunti sul posto, non è sfuggita la solerzia di quei familiari ed in particolare di un bimbo di soli 6 anni, lanciato allo sbaraglio per il lucroso business.
Quando i poliziotti e gli agenti della polizia municipale sono giunti nel parcheggio hanno notato il bimbo intento a chiedere denaro e ad indicare improvvisati posteggi agli automobilisti.
Il bambino veniva imbeccato al riguardo dal nonno che gli diceva dove fare posteggiare gli automobilisti.
L’attività era particolarmente florida, soprattutto il mercoledì, in considerazione del fatto che quel giorno la zona è frequentata da centinaia di residenti che si recano in via “donne vittime della violenza” dove decine di commercianti danno vita al rituale mercatino settimanale.
I poliziotti intervenuti hanno verificato come l’intera attività si svolgesse in spregio ad ogni norma ed in assenza di qualsivoglia autorizzazione. Per questo motivo si è proceduto al sequestro del terreno trasformato in parcheggio ed alla contestazione, nei confronti del nonno, della violazione del codice della strada.