L’associazione “Sarà migliore” interviene sulle dimissioni dell’ex assessore Rosanna Balistreri.
Con un comunicato stampa sottolinea che: “le ennesime dimissioni di un Assessore, questa volta la dottoressa Balisteri – dopo il mancato insediamento dell’Italo-Americano cui Luttwak cercava di spiegare dove si trova Bagheria e le dimissioni degli assessori Parlatore e Mastrolembo – non possono passare inosservate.
In capo al Sindaco, il quale, nonostante sia trascorso il termine previsto dalla legge, non ha ancora presentato al Consiglio Comunale e alla Città la relazione annuale, sta la responsabilità politica di riferire sulla crisi.
Una giunta debole, l’attuale giunta di Patrizio Cinque, una giunta sulla quale pesa il possibile conflitto di interessi dell’assessore all’Urbanistica Luca Tripoli ( che ancora è lontano dall’essere chiarito e per cui prevediamo ulteriori sviluppi) e su cui adesso ricadono queste ulteriori dimissioni mascherate dietro motivazioni di carattere personale.
Del resto la vita amministrativa dell’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione in questo anno di M5S alla guida della Città non è stata rose e fiori, anzi.
La mancata assistenza igienico sanitaria, alla comunicazione e al trasporto per i bimbi diversabili delle nostre scuole, la mancata presentazione di progetti esecutivi per reperire finanziamenti di edilizia scolastica ( a proposito l’anno scolastico è iniziato tra disagi sempre più gravi), la cattiva gestione del rapporto con alcune scuole cittadine, l’assenza al confronto con il sottosegretario di Stato all’Istruzione,la mancata festa del Santo Patrono, la chiusura del Museo Guttuso sono tutti ricordi vivi per i cittadini bagheresi ed in particolare per quei cittadini che hanno subito un disagio personale ( alle volte grave).
Istituzionalizzare la crisi, potrebbe servire al Primo Cittadino a ritrovare quella grinta e quella voglia che sembra smarrita e cercare di recuperare quello spirito di squadra che pare essere venuto meno.
Ci auguriamo che il Sindaco Cinque informi quanto prima i suoi concittadini sui fatti di questi giorni, del resto un tempo si parlava di democrazia partecipata.”