In merito al comunicato stampa diffuso dall’ANPI arriva una controreplica da parte del movimento ReteCivica.
“Ci sentiamo in obbligo di rispondere giusto perché non ci pensiamo più ridicoli (senza latinorum) di chi si è ridotto ad essere una consorteria, bacino di voti per un suo membro. E qui anche a noi viene in mente Plauto e il suo “Curculio”. Ammiriamo l’impegno dell’associazione che per portare i valori partigiani sul territorio, è attivo su tutti i fronti caldi: roghi di rifiuti, disagio giovanile, il tema della sicurezza, il lavoro, il gap sociale e il degrado di alcune zone, sono le evidenti priorità di questa associazione a Bagheria. Dopo un tale impegno, ecco spostarsi anche in campo internazionale dove il Comune pur essendo a conoscenza come tutti, della tragedia in Palestina, solo dopo che glielo ha chiesto l’Anpi, ha deciso di intervenire (prima no? Bisogna attendere i giusti tempi teatrali?)
Il rischio di queste strumentalizzazioni politiche (non ideologiche, come vuole fare credere quel signore tanto attivo che scrive il comunicato, ma politiche nel senso della propaganda e dei voti), è di fare del male alla causa, che invece condividiamo completamente proprio perché la nostra posizione di cittadini liberi ci consente di essere bipartisan sulle tematiche, le problematiche e le tragedie, e non bi… partigian.
La passerella politica di propaganda è nell’avere connotato ideologicamente la giusta causa, e anche negli inutili ringraziamenti nei titoli di coda.
Bastava dire: ringraziamo l’amministrazione di Bagheria.
Resta poi il tema che noi sottolineavamo: i costi a carico dei cittadini con l’aggravante delle iniziative che si rivelano essere propaganda proprio per l’uso dei titoli finali che rovinano la bontà di qualunque risultato.
Il fine non giustifica i mezzi… mai.”
