Il seminario che si è svolto, all’interno del Progetto Echos” nei giorni scorsi, dal titolo “Opportunità occupazionali fornite dalla green-economy nel settore dello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti”, ha esaminato le concrete possibilità di avvio al lavoro dei 30 soggetti che stanno frequentando il corso che li porterà a conseguire il titolo di “Tecnico della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti-esperto nella pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti “.
Il tentativo è quello di rendere la formazione utile ed efficace e non fine a se stessa e a perdere, come spesso si è rivelata in Sicilia .L’obiettivo del Progetto creare i presupposti perché alle fine del percorso formativo e di esperienza maturata all’interno di imprese operanti nel settore dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti, si creino percorsi di auto-imprenditorialità che consentano sotto la forma di una ragione sociale (cooperativa, società di persone o quant’altro) di affrontare il mercato e rendere l’operazione sostenibile da un punto di vista economico e tecnico.
Per conseguire questo obiettivo si sono approfondite tutte le opportunità che la green-economy offre, in un campo in cui si aprono nuovi orizzonti concreti che uniti all’applicazione dell’innovazione tecnologica, possono consentire la creazione di imprese che garantiscono occupazione e sviluppo duraturo e strutturato.
Questo il canovaccio del seminario moderato da Michele Balistreri; presidente Associazione NEAVA (Nuova Era A Viso Aperto) e che ha visto intervenire al tavolo della presidenza Concetta Testa; presidente Associazione “Nuovo Millennio ”Rappresentante legale ATS del Progetto “Echos, Gianluca Rizzo; progettista e coordinatore del Progetto “Echos” – Ecologia e Ambiente e Carla Tripoli (nella foto a lato), progettista del Progetto Echos ed esperta in progettazione Start-up aziendale.
Il tema affrontato su indicazione della Confederazione Italina Agricoltori, attraverso il Commissario Provinciale Carmelo Travaglia, è stato la possibilità di creare un’impresa per la produzione di pellet, brichetti per stufe e camini e di cippato attraverso il riciclaggio degli sfalci e dei cascami di potatura, laddove oggi vige il divieto per gli agricoltori di bruciare questi residui di lavorazione.
Importante si è rilevato il contributo degli esperti e dei dirigenti dell’Assessorato alle risorse agricole e forestali ( il Dott. Fabrizio Viola a capo del Sevizio IV – Interventi di sviluppo rurale ed azioni LEADER – del Dipartimento Interventi Infrastrutturali e della Dott.ssa Milvia Gjomarkaj a capo dell’Unità Operativa 21) e della società Sviluppo Italia Sicilia specializzata nello start-up di società giovanili rappresentata dal Dott. Roberto Lo Meo.
Il metodo utilizzato in questa fase dall’ATS (Associazione Temporanea d’Impresa) composto dalle Associazioni Nuovo Millennio, Nuova Era A Viso Aperto, Arcoiris, Anit e la cooperativa Trinacria Elix) appare convincente ed efficace. Provare attraverso una governance multi livello a far dialogare operatori pubblici e privati, in maniera da raggiungere l’obiettivo della creazione di un ‘impresa dalla forte valenza sociale che si confronti con il mercato nel settore dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti.
Quello che va sottolineato è il messaggio culturale che sottende al Progetto Echos: provare a creare nel nostro territorio, sul tema delicato del riciclaggio dei rifiuti, opportunità di lavoro reali, attraverso un processo formativo di soggetti provenienti dal disagio sociale utilizzando criteri di evidenza pubblica, di selezione e di trasferimento di competenze.
Ciò che dovrebbe costituire l’ordinarietà nel nostro territorio assume i contorni della buona prassi e dell’innovazione di processo. Anche questo rappresenta il cambiamento di clima culturale e di sistema.