E’ stato presentato ieri, alla libreria “Interno 95” di via Dante, il libro “Strage di Natale” frutto del laboratorio di scrittura del gruppo “tutta colpa della maestra” composto da Giorgio D’Amato, Federico Orlando, Valeria Balistreri, Peppa, Antonella Tarantino, Eliana Macrì, Isabelle Herve, Rosalba Scurti e Giorgina D’Amato.
Alla presentazione ha preso parte anche Gianfranco Scavuzzo che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto.
Il gruppo è stato amalgamato mirabilmente da Giorgio D’Amato, che ha alle spalle un altro libro sulla storia drammatica di Bagheria: “L’estate che sparavano”
“Strage di Natale” è composto da appena 21 pagine, ma riporta alla luce una delle pagine più nere della cronaca bagherese: la strage di Natale del 1981. In quell’occasione un gruppo di mafiosi si sparano per strada, uccidendo un ignaro passante: Onofrio Valvola, e lasciando a terra 2 morti ammazzati: Giovanni Di Peri, boss della famiglia di Villabate e Biagio Pitarresi.
Il commando era composto da uomini della cosca di corso dei Mille, capitanati da Filippo Marchese. Il gruppo finiti i colpi, rapirono e uccisero in seguito Antonino Pitarresi.
La strage di Natale provocò un’altra vittima: il dottore Paolo Giaccone, ucciso l’11 agosto 1982, per non avere voluto falsificare una perizia su uno degli assassini.
Il gruppo di scrittori ha realizzato un lavoro molto lodevole. Nel corso della presentazione è stato ribadito che dietro la scrittura, c’è stato un lavoro certosino di ricerca ed elaborazione. I ragazzi sono andati nella biblioteca regionale di Palermo a consultare i giornali dell’epoca. Hanno anche visionato gli esami autoptici e parlato con alcuni testimoni.
Gli scrittori oltre a descrivere i fatti di cronaca, hanno raccontato le vicende umane dei protagonisti. Ed è qui che interviene la mano dello scrittore, immaginando i pensieri e i drammi offrendo un quadro assolutamente verosimile.
Grazie al lavoro di questi giovani scrittori, quella pagina di cronaca tristissima di Bagheria è tornata alla luce e ci rimarrà per sempre sempre.
Si tratta quindi di un piccolo ma preziosissimo libro che consigliamo di leggere a chi ha ricordi vaghi di quello che successe quel tragico 25 dicembre 1981, ma anche a chi non c’era, affinchè sappia e non dimentichi.