30 manifesti politici stanno animando la vita politica in città.
I fatti: il gruppo politico “Noi con Salvini” ha fatto affiggere sui muri della città, nei giorni scorsi, i manifesti di critica nei confronti dell’amministrazione guidata dal movimento 5 stelle.
“Clientopoli e parentopoli a 5 stelle” è il titolo del manifesto con il quale si accusa il gruppo politico di avere affidato 3 incarichi senza tenere conto dei curriculum ma di preferire amici e parenti.
Il riferimento è a degli incarichi affidati all’avvocato Vittorio Fiasconaro, componente del gruppo politico di Santa Flavia, all’avvocato Vincenza Scardina, cognata dell’assessore Alessandro Tomasello, alla quale sono stati affidati 2 incarichi e a Giorgio Castelli, padre del consigliere comunale Filippo Castelli, che è stato nominato componente del comitato dei garanti.
Ieri il sindaco Patrizio Cinque ha firmato un’ordinanza con la quale dispone l’immediata rimozione dei manifesti, malgrado fossero stati autorizzati.
Il motivo della rimozione si legge nell’ordinanza: “il testo dei manifesti risulta lesivo nei confronti dei soggetti menzionati come già rappresentato con nota del 30 agosto. Al fine di evitare possibili conseguenze per questo Ente da parte dei soggetti menzionati nei manifesti, ordina la rimozione immediata dei manifesti dagli spazi comunali.”
Va anche detto che nei giorni scorsi l’avvocato Fiasconaro con una lunga nota ha sottolineato di avere ricevuto gli incarichi anche in relazione al fatto che era stato lui tesso ad averli avviati e che quindi conosceva bene le cause in oggetto e che “le prime 5 cause sono state già vinte. Per ottenere questo risultato ha dovuto concentrare l’attività del mio studio per tre mesi su questi incarichi.
Sui compensi, ho proposto cifre largamente inferiori ai minimi tariffari. Il Comune ha veramente speso molto poco, e in questo senso e’ stato pienamente salvaguardato. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.”
Per quanto riguarda Giorgio Castelli ha rifiutato il gettone previsto dalla carica che gli è stata affidata.
Ma è stato lo stesso sindaco Patrizio Cinque a rispondere agli attacchi in un articolo pubblicato nei giorni corsi dal sito livesicilia: “Giorgio Castelli è un ex segretario generale del Comune ed è stato scelto tramite avviso pubblico. E’ il padre di un consigliere cinquestelle, ma era anche il candidato col miglior curriculum ed è stato scelto esclusivamente per quello. L’avvocato Vincenza Scardina è sì la cognata dell’assessore, ma è un professionista conosciutissimo a Bagheria. L’incarico l’ho affidato quando ho dovuto affrontare una causa in pochi giorni e ho scelto un legale sul quale potevo mettere la mano sul fuoco. E del resto, questi sono incarichi fiduciari”.
In ogni caso, la vicenda potrebbe avere degli strascichi giudiziari, visto che qualcuno ha preannunciato querele.