Il gruppo “attivisti liberi #ItaliaLavoriincorso” con un comunicato ritiene prematuro il voto del 25 maggio per eleggere il nuovo sindaco di Bagheria.
“Avremmo preferito che si votasse in autunno, ciò avrebbe permesso ai cittadini e alle forze politiche locali di analizzare con la dovuta calma i motivi per cui si è arrivati al dissesto finanziario.
Oltre sessanta milioni di debito rappresentano un fallimento economico non indifferente per questa città, a cui si aggiunge anche il fallimento di una classe politica che non è stata capace di risollevarne le sorti, garantendo un ancora di salvezza anche con un eventuale piano di riequilibrio finanziario messo sul tavolo più di un anno fa e mai arrivato a concretezza.
Le ultime indagini della magistratura, ci spingono a credere che lo spettro del commissariamento prefettizio non sia scomparso automaticamente con l’indizione dei comizi elettorali.“
Per gli attivisti liberi “ in qualsiasi momento potrebbe arrivare una scure pesantissima su palazzo Ugdulena. Non abbiamo mai pensato che il commissariamento prefettizio sia la soluzione ai problemi di questa città, perché anche noi siamo cittadini bagheresi e anche noi sappiamo quanto deleteria possa essere questa ipotesi, laddove si presentasse. Ma non possiamo fare finta o negare che Bagheria sia finita più volte agli “onori” della cronaca per fatti riconducibili alla criminalità organizzata e questo deve farci riflettere: deve far riflettere soprattutto chi si accinge oggi a candidarsi a sindaco di questa città.”
Il comunicato stampa si conclude sottolineando che “continueremo ad analizzare attentamente tutti i candidati sindaci e i consiglieri delle liste collegate, nonchè i programmi e le proposte per capire chi realmente potrebbe rappresentare un reale cambiamento: a lui consegneremo, una volta eletto, il nostro programma politico affinchè lo faccia proprio nell’interesse della collettività tutta.”