Operazione antidroga degli agenti di polizia di Bagheria che hanno arrestato 5 persone, una è finita in carcere e 4 agli arresti domiciliari.
E’ finito in carcere Ignazio D’Attilo di 35 anni, mentre ai domiciliari con braccialetto elettronico sono andati: Zaira Marretta, 33 anni, Emanuele Pantano, di 41 anni, Kevin Puleo di 20 anni e Claudio Cernigliaro, di 22 anni. Il presunto capo, Paolo Rovetto, era già stato bloccato così come un pensionato, Giorlando D’Alessandro, che avrebbe custodito le partite di cocaina e avrebbe consegnato settimanalmente circa un etto di sostanza alla banda. Gli indagati sono in tutto 12.
Sono tutti ritenuti responsabili di fare parte di un sodalizio criminale dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con base operativa all’interno di un immobile ubicato a Bagheria nella frazione di Aspra.
Nello specifico, il quadro probatorio raccolto nel corso delle indagini ha consentito di accertare la sussistenza e operatività di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “crack”.
Sulla base delle indagini svolte, l’associazione era diretta da Rovetto 30 enne, in atto detenuto presso il Carcere di Termini Imerese, che era stato trovato in possesso di 300 grammi di cocaina, e di cui aveva cercato di disfarsene gettandolo nel water di casa sua.
Per gli investigatori avrebbe diretto lo svolgimento delle attività della piazza di spaccio, organizzando i turni di lavoro dei pusher, controllandone l’operato, pretendendo dagli stessi puntuali resoconti e tenendo la contabilità delle attività illecite.
L’attività investigativa, svolta dal Commissariato di Bagheria ha avuto inizio nel mese di luglio del 2022, allorquando gli Agenti effettuavano una perquisizione locale nei seminterrati di un immobile ad Aspra, in uso a Rovetto ed alla di lui moglie (anch’essa indagata e con un ruolo attivo nella gestione della piazza di spaccio).
Durante la perquisizione è stato rinvenuto un involucro contenente circa cinquanta dosi di crack, nascoste tra le reti ed altre attrezzature da pesca, sequestro poi effettuato a carico di ignoti in quanto non direttamente riconducibile agli indagati.
L’attività investigava, oltre che con i tradizionali metodi, è stata svolta anche con l’ausilio di innovative tecnologie grazie alle quali sono state acquisiti riscontri in ordine alle responsabilità degli indagati.
E’ stato accertato che presso il retro dell’abitazione in uso a Rovetto i puscher alle sue dipendenze, si alternavano in turnazioni dal primo pomeriggio fino all’alba del mattino seguente per garantire le forniture crack ai tanti assuntori che giornalmente vi si recavano.
Oltre alla rete distributiva a livello locale, gli agenti hanno individuato anche un pensionato di Ficarazzi (D.G. di 66 anni) che si occupava di custodire le varie partite di sostanza stupefacente e di farle arrivare settimanalmente alla piazza di spaccio. Anche questi, nel corso di un predisposto servizio svolto nel corso delle indagini, è stato arrestato poichè trovato in possesso di tre confezioni di cocaina di 100 grammi ciascuno. L’uomo, dopo avere trascorso diversi mesi in Carcere a Termini Imerese, si trova ora sottoposto agli arresti domiciliari.