Il circolo Net Left, con una nota, esprime soddisfazione per come è finita la vicenda legata alla chiusura e alla riapertura della scuola Gramsci.
“Giorno 30 ottobre incontrammo l’assessore alla pubblica istruzione Rosanna Balistreri illustrando le problematiche della scuola Gramsci sita presso la Casa della Fanciulla. È stato chiesto che i tecnici del Comune verificassero i lavori da effettuare -ad affermarlo il coordinatore regionale Luca Lecardane e la coordinatrice del circolo bagherese Giusi Sanfilippo- e che il Comune, a fronte di una raccolta fondi effettuata dal circolo mettesse a disposizione le proprie maestranze. In seguito ci risposero da Palazzo Butera che all’interno del Comune non vi sono maestranze. Inoltre ci hanno detto che, essendo in locale privato, il comune non poteva intervenire.
Dopo la decisione di chiusura del Gramsci qualcuno dei genitori si è lamentato con noi dell’associazione Net Left perché noi per primi abbiamo evidenziato alcuni problemi strutturali. A parte che la sicurezza dei bambini e dei lavoratori per noi è fondamentale, non è nascondendoli che i problemi si risolvono ma affrontandoli.
Qualcuno che pensava di strumentalizzare la posizione di Net Left, scaricando su di noi le responsabilità per la chiusura della scuola, ha sbagliato indirizzo e noi rifaremmo quelle scelte e collaboreremo con docenti, famiglie, dirigenti scolastici affinché tutte le scuole di Bagheria, di qualsiasi ordine e grado, siano messe in sicurezza. Siamo molto soddisfatti che la vicenda si sia risolta positivamente senza bisogno dei doppi turni e con delle soluzioni che permettono ai bambini, ai genitori e a tutti coloro che lavorano nella scuola di frequentarla senza pericoli. Riteniamo necessario che al più presto si facciano ulteriori passi – concludono i due coordinatori – affinché si risolvano i problemi in maniera definitiva e sollecitiamo la dirigente scolastica, che ha avuto parte attiva ed importante nella vicenda, a fare richiesta all’amministrazione per lo stallo temporaneo per i genitori dei bambini disabili. Ribadiamo la nostra disponibilità ad effettuare una raccolta fondi per i lavori necessari nella scuola e di certo non abbandoniamo la questione, noi siamo per la politica della concretezza e che affronta i problemi delle persone anche quelli scomodi e non per quella parolaia, tesa solo alla critica.”