Da alcuni anni, da quando villa Butera venne acquisita dal Comune e poi restaurata, viene chiamata, erroneamente, sala Borremans. Facendo un grossolano errore.
Parliamo della bellissima sala affrescata a villa Butera, che raffigura l’ascesa all’Olimpo di Ercole.
La “nova galleria” venne dipinta nel 1747 per volere del committente Ercole Michele Branciforte Gravina, che scelse in modo autoreferenziale il tema iconografico, affidando le pitture di figura al palermitano Pietro Martorana, e quelle di architettura al di lui genero, il quadraturista romano Gaspare Fumagalli.
La sala è stata attribuita, presumibilmente su base stilistico-formale e di certo in assenza di riscontri documentali, al pittore fiammingo Guglielmo Borremans, attivo in Sicilia fin dal 1714 e non più in vita all’epoca degli interventi a villa Branciforte.
Il tempo però è galantuomo. Ed è tempo di dare i giusti meriti. Già nel 2012 venne a galla la corretta attribuzione agli affreschi a Martorana e a Fumagalli. Ma in pochi se ne accorsero. Lo segnala successivamente l’architetto Sabina Montana, autrice di una monografia su villa Branciforte, che fornisce le indicazioni bibliografiche relative.
“La notizia relativa alla paternità delle pitture di architettura e figure della galleria della villa -dice l’architetto Sabina Montana– è già stata pubblicata in M. G. Mazzola, Il ruolo degli architetti decoratori nella pittura del Settecento in Sicilia, in G. Barbera, per Citti Siracusano. Studi sulla pittura del Settecento siciliano, Messina 2012, pagina 131 e 132, nota 10. Perpetuare nella scorretta denominazione o giustificarla con la presunta appartenenza alla medesima congerie culturale è scorretto e fuorviante.”
Di seguito le note originali: “spese per la nova galleria del casino alla Bagheria consuntivo spese a 30 aprile 1747: onze 93.23.2, pagamenti a Francesco Gulì per legname per dammuso di detta galleria, a Tommaso Trabucco per legname per il nuovo quarto di detta galleria, ad Antonio Busacca per chiodi per nuovo quarto, per arena e materiali, a Francesco Maria Narici per 1320 lastre vetriate del casino e nova galleria, a 31 marzo 1747 a mro Domenico Catalano intagliatore per una cornice grande di specchio in mezzo della galleria per ingastarsi al muro tarì 10 […] a 5 aprile 1747 a Giovanni Simonsini per uno specchio senza cornice longo quarti sei e mezzo e largo quarti cinque posto in mezzo alla galleria […] cui si aggiungono spese a mastro Antonino Mastricchi chiavittiero, spese per una ninfa di cristallo e sei lumi fatti venire da Napoli […] onze 90 a 23 luglio 1747 a Pietro Martorana pittore cioè 30 onze le medesime da esso pagate a Gaspare Fumagalli per aver depinto d’architettura le due anticamere del casino e onze 60 al medesimo di Martorana per avere depinto la galleria di detto casino d’architettura e figure con detto Fumagalli […] per totale onze 90, più spese per diverse giornate di muratore e pirriatore fatte nel novo cammerone presso la galleria che per l’altre stanze dell’altri quarti da marzo a giugno 1747 e spese di viaggio per otto viaggi per trasporto legno dall’Aspra al casino […] il tutto sommato alle onze 93.23.2 fanno onze 219.11.11 per spese nuova galleria».
I documenti storici quindi alzano definitivamente il velo su un errore che la sala di villa Butera si porta dietro da troppo tempo. Forse è tempo di correre ai ripari.