La regione Siciliana ha stanziato 135 mila euro per il Museo Guttuso. Serviranno per celebrare i 50 anni della nascita del museo all’interno di villa Cattolica e dedicato al maestro Renato Guttuso.
Le manifestazioni si organizzeranno nei prossimi mesi, pare a partire dal mese di settembre.
Si creerà un comitato che dovrà mettere a punto le iniziative.
Prevista anche la riapertura del secondo piano del museo Guttuso che ospita una mostra collettiva di arte contemporanea.
“Un bel lavoro fatto -dice Daniele Vella, vicesindaco di Bagheria- in sinergia con Valentina Chinnici e Fabio Venezia, che compongono il gruppo in assemblea e che ha visto alla fine il Governo Regionale fare propria la proposta. Grazie anche al bagherese Dario Macchiarella per avere con puntualità seguito l’iter.”
Il museo Guttuso è ospitato all’interno di villa Cattolica, costruita nel 1736 dal principe Francesco Bonanno.
La nascita del Museo risale al 1973, ed è collegata alla generosa donazione destinata da Renato Guttuso a Bagheria composta da opere dello stesso Guttuso ma anche di altri artisti e documenti vari. Il tutto rappresenta la testimonianza di un profondo legame che il maestro ebbe con la propria città che si protrarrà fino alla sua morte, la scelta felicemente lungimirante di individuare Villa Cattolica come sede del museo, permise all’amministrazione comunale di inaugurare l’apertura dell’ istituzione il 24 novembre 1973, nel 1988 ancora di proprietà degli eredi di Gioacchino Scaduto, venne acquistato dal Comune di Bagheria il corpo centrale di fabbrica della villa, la quota maggioritaria della corte e le aree libere ad essa circostanti, tale acquisizione consentì nel 1990 l’inserimento del “ parterre” settentrionale e dell’arca monumentale realizzata da Giacomo Manzù per accogliere le spoglie dell’amico Guttuso.
Nel maggio del 1998, dopo tre anni di intensi lavori di restauro, Villa Cattolica è stata riconsegnata alla pubblica fruizione.
La Pinacoteca comunale cambia nome e diventa Museo Guttuso.
Le quattordici sale del piano nobile del corpo di fabbrica centrale ospitano 153 opere di alcuni fra i più grandi artisti italiani del 900, ma anche qualche artista internazionale e giovani artisti del terzo millennio, fra queste 49 sono opere di Guttuso, nel corso della visita il fruitore incontrerà quindi uno spaccato completo della sessantennale attività artistica del pittore bagherese, con i lavori di restauro eseguiti dal 1995 al 1998, la struttura è tornata ad esprimere strutturalmente tutta la sua bellezza settecentesca proprio come era stata concepita dal suo proprietario, il principe di Cattolica, Francesco Bonanno, è interessante notare come la disposizione interna del Piano Nobile prende spunto da uno stile architettonico in voga nel Settecento, chiamato “Enfilade”, con le stanze formalmente allineate l’una dopo l’altra che si susseguono senza la presenza di corridoi e con le porte di ciascuna stanza perfettamente allineate, da un punto di vista museale questo tipo di planimetria è perfetta perché permette al visitatore di godere senza interruzioni di tutte le sale in sequenza ottimizzando spazi e tempi.
