Ancora abusivismo edilizio a Bagheria.
I vigili urbani guidati dal comandante Salvatore Pilato, hanno scoperto 5 opere edili realizzate senza la prescritta autorizzazione del competente ufficio tecnico comunale. Dall’elenco dei rapporti degli agenti di polizia giudiziaria riguardanti opere e lottizzazioni realizzate abusivamente e delle relative ordinanze di sospensioni, recepite nell’ordinamento della Regione Siciliana, riguardante le opere realizzate abusivamente e delle relative ordinanze di demolizione e rimessa in pristino per il mese di aprile, emergono cinque abusi perpetrati sul territorio comunale.I provvedimenti sono stati emessi a carico dei proprietari che hanno costruito un soppalco con modifica al pergolato e realizzato aperture esterne all’abitazione.
Il secondo abuso si riferisce all’ampliamento della superficie dell’abitazione, mentre il terzo è relativo all’ampliamento della superficie e la diversa distribuzione interna dell’appartamento.
Una ordinanza di demolizione per opere edili eseguite in assenza di permesso per costruire è stato emesso a carico del proprietario di una abitazione in contrada Marino che sorge a ridosso della strada statale 113 e una ordinanza di rimessa in pristino è stata emessa a carico del proprietario di una abitazione che sorge nella zona collinare a monte dell’autostrada dove i cittadini hanno realizzato la seconda casa di campagna per le vacanze che ha realizzato una tettoia ed altre opere varie sulla corte di pertinenza.
Dopo un periodo in cui le attività abusive erano quasi scomparse, da un paio di mesi il malcostume di realizzare opere edili in assenza delle autorizzazioni comunali sembrano riprese e si teme che con l’imminente stagione estiva possano riprendere.
Nel mese di marzo, sono stati otto gli abusi perpetrati sul territorio comunale, mentre a febbraio nessuno e a gennaio cinque. Si tratta di una serie di abusi edilizi. seppure di poco conto e che riguardano perlopiù lavori interni effettuati senza la necessaria autorizzazione da parte degli uffici comunali a cui basta inviare una semplice richiesta e pagare una tassa di poca entità da versare nelle casse comunali.
L’elenco riguardante le opere realizzate abusivamente e le relative ordinanze di sospensione dei lavori è stato trasmesso dal segretario generale Danila Maria Amato alla Procura della Repubblica, al Ministero dei Lavori pubblici e al dipartimento Urbanistica dell’assessorato regionale Territorio ambiente.