Faceva il piastrellista Giorgio Quartuccio, lo sfortunato ragazzo di 30 anni originario di Ficarazzi ma residente a Bagheria da oltre un ventennio, morto ieri mattina.
Emergono nuovi dettagli su quanto successo. Pare che ieri mattina, resosi conto che al primo piano della palazzina di via Vittorio Emanuele Orlando dove viveva non vi fosse acqua, avesse deciso di scendere e verificare che l’autoclave fosse in funzione. È nel sottoscala della sua abitazione che condivideva con la moglie e i due figli, un maschietto di 10 anni e una bimba di appena 4 mesi, che Giorgio ha trovato la morte, semplicemente per aver azionato l’autoclave.
“A trent’anni non si deve morire per 220 volt di energia elettrica – questo l’urlo di Enzo Quartuccio, padre
della vittima – Giorgio viveva in questa casa da un paio d’anni, apprendo in questa tragica circostanza che non ha neanche un regolare contratto di affitto e che evidentemente l’impianto elettrico non è a norma, pare infatti che i proprietari dell’immobile siano stati sentiti dai Carabinieri che stanno seguendo il caso” parla ancora al presente il padre di quel ragazzo d’oro, come tutti i familiari accorsi lo dipingono, a poche ore dalla sua tragica scomparsa.
Circa quaranta minuti dopo essersi recato nel sottoscala, il tragico ritrovamento pare da parte della moglie, allarmata dal non vedere tornare il marito al piano di sopra. Forse Giorgio è rimasto folgorato istantaneamente per un filo scoperto, forse la perdenza alla cisterna all’interno del piccolo vano sottoscala, quei quaranta minuti sono comunque stati troppi perchè i paramedici, accorsi subito dopo essere stati chiamati, potessero salvarlo.
Tanti i volti increduli proprio in prossimità della casa di Giorgio, a pochi passi dal commissariato di Bagheria.
Parenti, amici, vicini di casa, un susseguirsi di persone che tra le lacrime salgono a dargli l’ultimo saluto. La
salma è stata già restituita alla famiglia e la camera ardente è stata allestita proprio all’interno della sua abitazione, poco distante da dove la sua vita è cessata. Giovedì l’ultimo saluto con la celebrazione dei funerali.