Migliorato lo stato del Comune di ente strutturalmente deficitario. Con la delibera di Giunta del 14 febbraio, la Giunta comunale ha proposto al Consiglio comunale l’adesione al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. La Giunta ha approvato la delibera secondo la legge e dovrà prevedere l’accesso al Fondo di rotazione con l’adozione entro il termine dell’esercizio 2014 delle misure di riequilibrio della parte corrente del bilancio.
La mancata adesione al piano, da parte del Consiglio comunale, o la mancata approvazione del piano entro 60 giorni successivi alla esecutività dell’adesione determinerà la dichiarazione di dissesto.
La delibera verrà trasmessa anche alla sezione regionale della Corte dei Conti. Comprendo la relazione redatta dal segretario generale, Domenica Ficano ed è stata sottoscritta dai dirigenti Guttuso, Picciurro e Di Salvo e condivisa dall’assessore al Bilancio e Finanze, Antonino Schiacchitano relativa al miglioramento delle condizioni di Ente strutturalmente deficitario.
La spesa corrente è passata da 34.867.332,02 a 30.749.024,95 cui si deve aggiungere la somma di 2.765.008,95 per l’alimentazione del fondo di solidarietà dei comuni.
Migliorativo anche il parametro dei debiti fuori bilancio: quello del 2013 si attesta allo 0.30% rispetto al parametro del 2012 che si attestava allo 0.47.
“Ora dobbiamo confrontarci con la città, con i gruppi politici, con le associazioni, con i sindacati e tutte le forze politiche e sociali della città in merito al piano di risanamento che dovrà essere elaborato se il Consiglio condividerà le proposte di adesione alla procedura di riequilibrio” – dichiara il sindaco Lo Meo – “è, e deve essere, un piano condiviso ed aperto a tutti i suggerimenti e contributi di idee e tecnici, nonostante i tempi brevi. Possiamo ricevere documenti, relazioni, suggerimenti, elaborati volti a contribuire alla stesura del piano insieme agli uffici che hanno già censito residui e gli elenchi dei debiti fuori bilancio. Si realizzeranno tavoli tecnici – conclude il sindaco che per le vie brevi incontrerà partiti, gruppi, sindacati, associazioni e chiunque voglia collaborare. “Invito dunque quanti sono disponibili, tecnici ed esperti, a dare il proprio contributo all’elaborazione del piano perché questo riguarda la città ed il suo destino dei prossimi anni”.
La proposta al Consiglio comunale di ricorso alla procedura di riequilibrio è stata possibile grazie al disposto della legge 147/2013, cosiddetta Legge di Stabilità, che per gli enti locali che hanno avuto il diniego d’approvazione da parte del Consiglio comunale del piano di riequilibrio finanziario e che non avevano ancora dichiarato dissesto finanziario, potevano riproporre la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale qualora dimostrino alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti un miglioramento delle condizioni di ente strutturalmente deficitario.
Il piano di riequilibrio, che dovrà essere corredato dal parere dell’organo di revisione economico finanziario, dovrà essere deliberato ora entro 60 giorni dalla data di esecutività della delibera succitata.
Nella relazione sul miglioramento della condizione di ente strutturalmente deficitario, dall’esame dei singoli parametri raffrontati rispetto agli anni 2011 e 2012 si rileva un netto miglioramento con la riduzione dei valori deficitarii. I miglioramenti, nonostante i mancati introiti tributari, si devono soprattutto ad una cospicua eliminazione dei residui passivi, il parametro in questione infatti risulta migliorato di 9,6 punti percentuali rispetto al 2012.
In sintesi, la relazione evidenzia sei parametri positivi e tra i 4 negativi, dure risultano migliorativi rispetto al 2012.