Bagheria. La Corte (Forza Italia): “consentire ad alcuni dipendenti di lavorare da casa”

Con una nota Antonino La Corte di Forza Italia chiede all’amministrazione Tripoli di approvare una normativa transitoria e urgente che consenta ad alcuni dipendenti comunali di lavorare d casa.“Come previsto dal paragrafo 3 della direttiva 1/2020 “Emergenza epidemiologica COVID-2019” -scrive La Corte-, si tratta di dipendenti portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, di coloro che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa o di lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi di asilo nido e scuola dell’infanzia.
Consentire a quanti sarebbero interessati ad avvalersi di questa opportunità di inoltrare domanda motivata alla P.O. del settore di appartenenza, che entro 24 ore potrebbe fornire loro riscontro sulla possibilità di passare alla modalità di lavoro flessibile, verificate la compatibilità con le mansioni da svolgere e l’adeguatezza della strumentazione
disponibile.”
La Corte continua dicendo che “l’eventuale autorizzazione consentirebbe ai dipendenti comunali di lavorare da casa, collegandosi con i propri dispositivi informatici (pc portatili, tablet, smartphone o quant’altro ritenuto opportuno) alle piattaforme in uso nel Comune di Bagheria per espletare la prestazione lavorativa, assicurando la reperibilità nella fascia oraria di compresenza lavorativa.
I dipendenti che potrebbero usufruire della modalità di lavoro “flessibile” sarebbero comunque soggetti a tutti i vincoli relativi alla riservatezza sui dati trattati e tenuti ad assumere un comportamento a maggior ragione diligente al fine di assicurare la corretta funzionalità delle attrezzature e dei collegamenti.
Questa misura potrebbe essere applicata per un mese, fatta salva la possibilità di proroga in relazione all’evolversi della situazione epidemiologica: il Comune potrebbe infatti riservarsi la possibilità di prorogare la durata della prestazione lavorativa in modalità agile, sulla base delle indicazioni degli organi competenti al monitoraggio della situazione sanitaria e delle eventuali direttive impartire dagli organi competenti.
Questo regolamento potrebbe rappresentare, continua il Cons. La Corte, uno strumento di prevenzione in caso ci
dovessero essere situazioni di difficoltà da parte di alcuni dipendenti comunali legati alla propria condizione o a
restrizioni di altri enti che complicherebbero la gestione della vita familiare. Si parla di una modalità di lavoro che,
seppur introdotta in una situazione di difficoltà come quella che il Paese sta vivendo in questi giorni, potrebbe
rappresentare un valore e uno strumento utile per il Comune di Bagheria e per alcuni lavoratori, anche in altre
situazioni.”
La Corte continua dicendo che “i dipendenti che potrebbero aderire a questa forma flessibile di impiego sarebbero esclusivamente coloro che non gestiscono situazioni in cui si richieda la presenza fisica per il tipo di servizio offerto, così come sarebbe giusto assicurare che i loro doveri e diritti siano garantiti e controllati dall’amministrazione, in modo che non si possa mai scambiare il lavoro flessibile con eventuali privilegi o permessi di alcun genere.”