Avrebbe pagato 100 mila euro per l’omicidio della zia. A dichiaralo è stata Maria Francesca Castronovo, 39 anni, durante l’interrogatorio avvenuto oggi al Tribunale di termini Imerese.La donna è stata arrestata per l’omicidio della zia Angela Maria Corona (nella foto), la donna di 47 anni, il cui corpo è stato ritrovato una decina di giorni fa, dentro un sacco, nelle campagne fra Bagheria e Casteldaccia. Il corpo venne ritrovato mutilato e dilaniato da cani e cinghiali.
I soldi per l’omicidio, pare Maria Francesca Castronovo li avesse messi da parte per acquistare un appartamento.
La donna ancora una volta avrebbe detto di essersi pentita di quanto fatto.
Lo avrebbe fatto da subito, visto che avrebbe cercato di suicidarsi, subito dopo l’accaduto, facendo esplodere una bombola di gas, all’interno della sua auto, ritrovata semidistrutta nei pressi del cimitero di Bagheria.
Sarebbe stato il fidanzato arrivato di corsa a salvarla. La donna è finita all’ospedale Civico di Palermo, nel reparto grandi ustionati dove si trova tuttora.
L’interrogatorio di oggi al Tribunale di Termini Imerese sarebbe stato particolarmente drammatico.
La donna è stata trasportata in ambulanza nel tribunale di Termini Imerese per l’interrogatorio di garanzia. Assistita dall’avvocato Maria Francesca D’Amico ha risposto alle domande del gip Angela Lo Piparo spesso tra le lacrime.
Il suo difensore ha sottolineato che la sua assistita ha ammesso tutte le responsabilità e si è detto pentita per quanto ha organizzato. Ha voluto puntualizzare quanto ha versato per fare compiere l’omicidio.
Dopo l’interrogatorio la donna è stata portata di nuovo all’ospedale Civico di Palermo al centro grandi ustioni dove si trova ricoverata per le ustioni alle gambe. Gli interrogatori stanno proseguendo con i due esecutori dell’omicidio: Guy Morel Diehi, di 22 anni e Thoumani Soukouna, di 28 anni.
La donna avrebbe deciso di uccidere la zia per le numerose angherie e soprusi di cui sarebbe stata vittima- Ha anche dichiarato che era costretta a mangiare scarafaggi e il giorno primo dell’omicidio la zia l’avrebbe ferita con il ferro da stiro incandescente.
L’omicidio si è consumato in una situazione familiare particolarmente degradata.