Sono 9 le violazioni edili compiute nel mese di ottobre, nel territorio bagherese, sia nel centro abitato che in periferia, individuate dagli agenti della polizia municipale, addetti alla repressione dell’abusivismo urbanistico edilizio. In quattro casi è anche scattato il sequestro dei lavori realizzati, quasi sempre in totale assenza di autorizzazione dell’ufficio comunale.
Gli agenti municipali hanno riapposto i sigilli in un cantiere in contrada Incorvino dove il proprietario aveva effettuato una demolizione totale della copertura di un manufatto e parte dei muri perimetrali del vano.
Sigilli anche in contrada Porcara per la realizzazione di una piattaforma in cemento armato di 100 metri quadri su due livelli.
Il terzo sequestro è scattato in Corso Italia ad Aspra, dove i proprietari avevano realizzato un immobile composto da due elevazioni fuori terra, in assenza di atti autorizzativi, consistenti nella demolizione del piano ad eccezione dei muri perimetrali.
Sigilli anche nel cantiere di via Sant’Isidoro Monte per l’ampliamento di un vecchio manufatto di60 metri quadrati, attorno a tre lati del vecchio manufatto.
Le altre violazioni, senza che sia scattato il sequestro, sono state individuate in via Girgenti, per la collocazione di una veranda nel balcone di prospetto, realizzata con una struttura in alluminio e pannelli di bachelite e vetro.
Un altro abuso è stato individuato in via Dietro Certosa, per la modifica del prospetto mediante un’apertura, la collocazione di una veranda nel balcone e opere edili varie.
In via Città di Palermo, gli agenti municipali hanno individuato i condomini di un edificio che avevano recintato un’area di 600 metri quadrati, circa, con un cartello in cui avevano scritto “proprietà privata”, in un’area destinata a parcheggio pubblico.
In via San Giovanni Bosco, i proprietari avevano realizzato piccole opere edili, abusive.
Infine, l’ultimo abuso, è stato individuato in contrada San Isidoro, per la realizzazione di una tettoia in adiacenza ad un fabbricato rurale di 54 metri quadrati,e un’altra tettoia di 80 metri quadrati circa, in totale assenza di autorizzazioni.