“E’ scorretto e strumentale dire che il Sindaco si è aumentato l’indennità. Chi lo ha scritto sfrutta l’opinione pubblica, che trasforma in gogna, a fini strumentalmente politici”.
Lo sostiene il sindaco Vincenzo Lo Meo, che interviene sulle notizie dei giorni scorsi. Per il primo cittadino si è trattato di un ripristino delle indennità e non di un aumento. “Chiedo alla informazione locale non tanto di dare spazio alle controparte, ma quanto di approfondire il tema anche chiedendo atti e fatti, verificando con i propri occhi norme e procedimenti. L’informazione locale dovrebbe entrare più nel merito e, se vuole, sono disponibile ad ogni confronto”.
Il sindaco entra poi nel merito e spiega la questione della sua indennità di carica: “al netto di tutte le tasse, prima del mese di settembre e con l’applicazione delle azioni amministrative derivanti dal mancato rispetto del “Patto di Stabilità” la mia indennità di carica era di 925 euro mensili nette, ci sono i bonifici a testimoniare quanto dichiaro -afferma il sindaco- e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Da ottobre in poi, comunque le indennità non sono state ancora da me percepite, l’indennità dovrebbe raggiungere la cifra, sempre al netto, di poco più di 1.200 euro mensili: Io sono un impiegato pubblico regionale e come tale non ho diritto al massimo di quanto la legge prevede per un incarico gravoso come questo, quei famosi oltre 4000 euro che avete letto in giro” sottolinea Lo Meo.
Il sindaco di Bagheria poi aggiunge: da agosto ad oggi io come Sindaco, e gli assessori nella qualità di componenti della Giunta, insieme, abbiamo partecipato economicamente a quasi tutti gli eventi della città: dalla Festa di San Giuseppe, alla Festa dell’Addolorata di Aspra,ai Giochi d’artificio in onore di San Padre Pio e luminarie varie, tassandoci per questi eventi, contribuendo per un totale di oltre 2.200 euro. Ora ci accingiamo a impegnare personalmente 2.500 euro per le luminarie di Natale lungo corso Umberto I e corso Butera, perché le casse comunali sono vuote per l’organizzazione di eventi, ma la città merita un’atmosfera natalizia anche in periodo di crisi”.
“Insieme agli Assessori, abbiamo più volte analizzato e verificato che essendo praticamente impossibile vincolare ogni nostra rinuncia economica, anche se minima, a progetti precisi, era meglio operare liberamente, partecipando personalmente a precisi momenti che riteniamo importanti per la città o aiutando direttamente i bisognosi, oppure ancora facendo fronte alle spese piccole ma continue, altrimenti non sostenibili, per le più disparate esigenze”- racconta ancora Lo Meo – che sottolinea che “non intende con questo mettere sulla pubblica piazza tutto quanto fa, anche di tasca propria, per aiutare questa città, ma è stato costretto a farlo, per amore di verità”.
Il sindaco spiega anche che i capitoli di bilancio per le missioni sono privi di fondi ed i primi cittadini costantemente, per motivi di lavoro ed istituzionali devono partire: presenziare a riunioni, incontri e tavoli tecnici, e così aggiunge: “Dal mese di luglio del 2011, sino alla scorsa settimana sono andato per motivi istituzionali ben 21 volte a Roma e di queste solamente in due casi ho utilizzato i fondi istituzionali previsti. Nelle rimanenti volte ho attinto alla mia indennità di carica per affrontare queste spese necessarie e mi costa informarvi anche sulle multe pagate, oltre 7 mila euro, come datore di lavoro, pagate di tasca mia, le bollette per qualche cittadino indigente; Il mio CUD, i miei redditi sono diminuiti di anno in anno da quanto sono sindaco di questa città; sono costretto a dire ciò in altri casi non mi sarei certo vantato di quanto costantemente faccio ed elargisco oltre il mio dovere di carica ed istituzionale”.
La precisazione doverosa infine riguarda quello che è stato definito “aumento”, “nessun aumento, torno a dirlo – conclude Lo Meo – ma solo l’applicazione di una sentenza della Corte costituzionale sul patto di stabilità che riallinea le indennità a quanto già si percepiva”. Il sindaco di Bagheria così conclude: trovo indecoroso e disdicevole essere stato costretto a tali precisazioni soprattutto in considerazione che sono il sindaco il cui stipendio, nella storia del Comune di Bagheria, è quello che è costato meno alla città”.
(fonte ufficio stampa Comune Bagheria)