La Galleria Drago Artecontemporanea di Bagheria ha inaugurato Emporio Cingolani, una mostra che sembra più un viaggio visionario che un’esposizione tradizionale. Fino al 25 febbraio 2025, chiunque lo voglia potrà esplorare un mondo in cui il mito antico si fonde con riferimenti contemporanei, creato dalla mente eclettica e ironica di Marco Cingolani.
Marco Cingolani, artista comasco classe 1961, è indubbiamente un personaggio fuori dagli schemi.
Dalla scena punk milanese degli anni ’80, dove era frontman di una band e collaborava con artisti del calibro di Alessandro Pessoli e Stefano Arienti, fino all’insegnamento di pittura all’Accademia di Brera, il suo percorso creativo è segnato da una costante: un’intensa riflessione sull’uomo e sul suo tempo.
Con Emporio Cingolani, questa riflessione prende forma attraverso opere già realizzate, ma anche in corso di lavorazione, cosicché i fruitori possano osservare l’arte in divenire, un diario aperto del processo creativo.
Al centro della mostra, l’artista propone un’inedita reinterpretazione del mito di Edipo: il confronto con la Sfinge viene riletto attraverso le sue ceramiche, sculture e dipinti, mentre Paparazzo – l’iconico fotoreporter felliniano – diventa testimone ironico del dramma. L’arte di Cingolani oscilla tra profondità e leggerezza, invitando ad un’intensa riflessione senza mai rinunciare al sorriso.
L’artista, che ama scherzare definendosi “mezzo svizzero” ma con un’anima intimamente legata alla Sicilia, ha scelto Bagheria come luogo privilegiato per il suo dialogo artistico. Le ceramiche della mostra, realizzate tra il laboratorio Piscitello di Santo Stefano di Camastra e artigiani locali, celebrano l’eccellenza dell’artigianato siciliano.
«Ho esposto in tutto il mondo, ma Bagheria è il mio Estero», racconta Cingolani con ironia. E non è un caso che questo sia il quinto appuntamento artistico nella cittadina, dove ha già lasciato il segno con mostre a Villa Cattolica e svariate collaborazioni editoriali con Pietro Drago.
Emporio Cingolani non è una semplice mostra: è una finestra sul mondo di un artista che vive l’arte come esperienza totale. Dal mito classico all’ironia felliniana, dall’artigianato locale alla creatività senza confini, quest’esposizione è un omaggio alla capacità dell’arte di unire tempi, luoghi e culture.
Dove: Galleria Drago Artecontemporanea, Via Prigione 5, Bagheria
Quando: fino al 25 febbraio 2025
Info: info@drago-arte.it / 339.6752646
foto Francesco Paladino