Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque ha incontrato nei giorni scorsi due cittadini bagheresi che hanno voluto donargli le loro opere letterarie.
Si tratta di Giuseppa Mistretta autrice di “Lettere da Corleone” e Salvatore D’Amico, che ha scritto “La banca la mia vita”, “Melina Cantineri” e l’ultimo “Cosa è successo”.
Nell’ufficio del sindaco, in due diverse giornate, gli scrittori bagheresi hanno voluto omaggiare il sindaco delle loro opere. Cinque ha particolarmente apprezzato il pensiero dei suoi compaesani.
Giuseppa Mistretta è stata, per anni, dipendente comunale, rivestendo diversi ruoli da maestra a responsabile del centro studi Renato Guttuso, e ancora ha lavorato nella biblioteca comunale, a villa Cattolica, all’archivio comunale e alla Circoscrizione di Aspra. Il suo libro, “Lettere da Corleone” è un romanzo autobiografico, che narra del suo paese natio, Corleone, visto sotto una luce diversa da quella della stereotipata immagine di luogo di mafia cui siamo abituati. Il volume contiene deliziose descrizioni paesaggistiche, racconti di vita quotidiana che risalgono alla seconda guerra mondiale.
Parla del suo paese, Bagheria, anche l’ultimo romanzo dell’ex bancario prestato alla letteratura, Totì D’Amico, “Cosa è successo” anche questo un racconto autobiografico che si arricchisce ed impreziosisce di elementi che narrano la storia di una città, la città delle ville appunto. Un romanzo che passa, con grande raffinatezza, attraverso diversi registri, da quello ironico a quello nostalgico, da quello scanzonato a quello commovente; e sullo sfondo lei, Bagheria, una città difficile e particolare ma della quale l’autore non riuscirebbe a far a meno.
“Leggerò nelle pause che riuscirò a ritagliarmi questa estate, le opere dei miei concittadini, non solo perché ho particolarmente apprezzato il loro gesto ma anche perché ho da imparare da chi racconta la sua esperienza legata ai propri paesi” dichiara Patrizio Cinque.
(fonte ufficio stampa comune)