“Alla luce dei recenti fatti, auspichiamo che gli organi di controllo accendano i riflettori sul possibile conflitto d’interesse del Sindaco in tema di repressione, condono edilizio e pianificazione urbanistica in città.
Riteniamo sbagliata la scelta del primo cittadino di tenere per sé la delega all’Urbanistica, vista la vicenda delle case abusive che lo vede coinvolto personalmente, insieme ad altri esponenti 5 stelle e loro familiari, come emerso da un’inchiesta di Repubblica.”
A sostenerlo è Orazio Amenta, segretario cittadino del partito democratico.
“La sospensione dal lavoro senza stipendio per quattro mesi dell’ingegnere Vincenzo Aiello, responsabile fino a qualche settimana fa del servizio Urbanistica e del Piano Regolatore Generale, getta ancora più ombre sulla vicenda, visto che lo stesso ing. Aiello avrebbe condotto nei mesi scorsi dei controlli sulla regolarità edilizia di immobili di proprietà di esponenti dell’Amministrazione e loro parenti. Un fatto grave, che segue di pochi giorni la notizia che sindaco, assessori e segretario comunale sono indagati per mobbing e abuso di ufficio, a causa della denuncia di un’altra dirigente dell’ente. Sono passate poche settimane da quando Sindaco e Giunta hanno messo mano alla “riorganizzazione” del settore urbanistica, con l’accorpamento di uffici, spostamento di funzionari e il declassamento dell’ing. Aiello da capo-servizio a semplice istruttore.”
Il Pd sottolinea che di fronte all’enorme mole di lavoro (600 demolizioni da effettuare, 4500 pratiche di sanatoria da istruire) si è preferito per incomprensibili “ragioni organizzative” ridurre i funzionari responsabili da tre a due, moltiplicando il loro lavoro, anziché alleggerirlo.
“Poi le dimissioni dell’Assessore al ramo ing. Caviglia e, a seguire, la notizia di altre dimissioni importanti, quelle del geom. Carlo Tripoli, che lascia il nuovo incarico di responsabile della pianificazione urbanistica, perché in dissenso con l’Amministrazione Comunale sulla sospensione dell’ingegnere Aiello e lo smantellamento del suo ufficio.
Ci chiediamo quali siano le ragioni di tali azioni, che hanno portato come risultato finale a sguarnire il servizio urbanistico delle due figure apicali con più esperienza e con più competenza, in un momento in cui bisognerebbe fare fronte comune rispetto alle pressanti richieste delle Procure sugli immobili abusivi e all’iter approvativo del nuovo Prg, giunto ormai alla conclusione.
Che l’ingegnere Aiello e il geometra Tripoli, come già successo per la dirigente Laura Picciurro, pagano lo scotto di non essere allineati al Sindaco-pensiero e probabilmente di essere stati troppo zelanti nei controlli edilizi? Ricordiamo che l’ing. Aiello è stato il primo funzionario comunale a compiere numerose immissioni in possesso e a proporre diverse delibere di acquisizione di immobili abusivi.
Non è condivisibile la motivazione del provvedimento disciplinare che da indiscrezioni di stampa sarebbe legato ad alcune demolizioni non effettuate nel 2011, proprio quando l’ufficio urbanistica si era ritrovato nel caos più totale a seguito dell’annullamento del Prg e dell’azzeramento di colpo del sistema di regole che aveva fin lì governato il sistema dell’edilizia a Bagheria da un giorno all’altro.
Un fatto di una gravità inaudita, unico in Italia, a cui l’Ufficio ha fatto da argine, non soltanto istruendo con grande attenzione le decine di richieste di nuova edificazione pervenute, ma soprattutto portando avanti in tempi record la redazione del nuovo Prg, che oggi si rivela ben fatto e innovativo.
Siamo sicuri che la ritardata redazione del nuovo strumento urbanistico avrebbe lasciato il sistema pericolosamente senza regole e agevolato ulteriore abusivismo edilizio.
Ci chiediamo se invece lo smantellamento dell’Ufficio Urbanistica e l’avere avocato a se la delega dell’urbanistica, abbia qualcosa a che fare con la pratica di sanatoria della casa abusiva di famiglia del Sindaco. Il dubbio è lecito se pensiamo all’opacità con cui il primo cittadino ha gestito la vicenda, sostenendo per diversi giorni prima che la sua casa era già stata sanata e poi che era sanabile. Lui stesso ha dichiarato testualmente: “Relativamente alla casa dei miei genitori in sanatoria non c’è conflitto di interesse visto che gli uffici si stanno muovendo autonomamente”. E il fatto che in poche settimane si sia autonominato assessore al ramo, abbia stravolto l’Ufficio Urbanistica, accorpando uffici, cambiando responsabili e portando alle dimissioni del geom. Tripoli, il responsabile del servizio che si occupava anche della pratica della casa abusiva del Sindaco, di fatto sembrerebbe un’implicita ammissione di colpa. Su tutte queste questioni, è arrivata l’ora di vederci chiaro fino in fondo e da domani come Partito ci muoveremo in tutte le sedi affinché si faccia luce su tutta la questione.”