Giuseppe La Piana, 60 anni, è il nuovo responsabile della Camera del Lavoro di Bagheria. A indicare il suo nome, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. La Piana, che subentra a Giuseppe Marchesini, è dipendente del Comune di Bagheria e responsabile della biblioteca comunale.
Militante della Cgil da quarant’anni, La Piana dal 2009 è segretario aziendale della Fp Cgil Palermo, primo sindacato al Comune di Bagheria. Da sempre è risultato il primo degli eletti alle elezioni delle Rsu e la battagliera attività sindacale condotta ha portato la Fp Cgil a conquistare per due elezioni consecutive 5 seggi. Nell’ultima tornata elettorale, La Piana ha preso 80 voti, sessanta in più rispetto al secondo degli eletti della Funzione Pubblica Cgil per le rappresentanze sindacali unitarie.
“Per me è una grande sfida e ringrazio chi ha avuto fiducia in me, affidandomi questo importante incarico – dichiara Giuseppe La Piana – C’è un grande lavoro da portare avanti per il rilancio del territorio. E questo pomeriggio, come mio primo impegno pubblico, parteciperò con il Sunia all’assemblea con le famiglie delle case popolari di via Angiò. Con l’amministrazione comunale, con la quale stiamo cercando di sollecitare il dialogo, vogliamo ragionare su come utilizzare al meglio il patrimonio edilizio, abitativo e monumentale, che rappresenta una grande risorse per la città”. “Per quanto riguarda la Camera del Lavoro di Bagheria, che è stata sempre un punto di riferimento importante – aggiunge Giuseppe La Piana – lavorerò per rafforzarne la sua centralità politica e culturale. La Camera del Lavoro ha tutte le caratteristiche per diventare un punto di ascolto, aprendola alla cittadinanza, alle riunioni dei lavoratori, alle associazioni. Intendo inoltre incontrare presto tutte le categorie, e riunirle maggiormente, per studiare insieme i problemi e le emergenze di ciascun settore. Unendo le forze e le esperienze di tutti, sono sicuro che riusciremo a dare valore aggiunto a questa sede che è stata sempre al centro di importanti battaglie, come presidio indispensabile sul territorio dei diritti sindacali”.