di Pino Grasso
Grande concorso di fedeli, ieri sera, all’arrivo delle reliquie del Beato Giovanni Paolo II a Bagheria.
Il reliquiario è stato accolto sul sagrato della chiesa della Madonna del Carmelo nella Parrocchia Maria Santissima del Carmelo in via Angiò, alla presenza del Cardinale Paolo Romeo, delle Autorità civili, militari e religiose, provenienti anche dai Comuni limitrofi. C’erano fra gli altri il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, di Santa Flavia, Salvatore Sanfilippo e di Baucina, Ciro Coniglio. Presente anche il presidente del consiglio comunale Caterina Vigilia.
Ad organizzare l’evento, nell’ambito dell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI, la Parrocchia di “Maria Santissima Immacolata” guidata da don Massimiliano Purpura e la sezione cittadina dell’AVIS diretta da Francesco Staropoli. La reliquia rimarrà esposta al culto nella Parrocchia Maria Santissima Immacolata per tre giorni, fino a domenica prossima.
Sul sagrato c’era una foto di Papa Giovanni Paolo II.
Il cardinale Romeo ha detto “è un momento di grande commozione da parte di tutti noi. Questa è una delle tre ampolle che custodiscono il sangue di papa Giovanni Paolo II, ed è stata donata al consiglio dei laici, le altre sono al Vaticano e a Varsavia”.
Commozione fra i tanti fedeli presenti che hanno affollato la chiesa.
“Questo momento vuole essere un momento importante per l’intera comunità -afferma don Purpura– le reliquie saranno intronizzate ai piedi della Madonna nei riguardi della quale è nota la grande venerazione”.
Il reliquiario contiene il sangue di Papa Wojtyla che era stato prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte, dai medici al fine di effettuare delle analisi, (fino ad oggi il sangue non si è coagulato e mantiene il proprio colore naturale). L’urna realizzata dallo scultore trevigiano Carlo Balljana, riprende la scena dei funerali del Papa dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto. La visita delle reliquie avviene, non a caso, nel 30° anniversario dalla prima visita pastorale del Papa polacco in terra di Sicilia. Era una Palermo afflitta, funestata da delitti eccellenti, erano stati infatti uccisi il presidente della Regione Piersanti Mattarella nel gennaio ’80 e a settembre ’82, appena due mesi prima della visita del Sommo Pontefice, la mafia aveva ucciso anche il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’allora cardinale di Palermo, Salvatore Pappalardo, aveva pronunciato durante le esequie il celebre discorso su “Sagunto espugnata”. Giovanni Paoli II si era preso in carico il dolore della città a cui aveva aggiunto quello dei terremotati del Belice, procedendo pellegrino tra le case distrutte e l’ansia di quelle povere popolazioni devastate dal sisma e ancora senza un tetto.
Le reliquie rimarranno a Bagheria fino a domenica 25 novembre presso la Parrocchia Maria Santissima Immacolata.
[nggallery id=64]